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Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 1.1895

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Fasc. VI
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Carotti, Giulio: La gran pala del Foppa nell'oratorio di Santa Maria di Castello in Savona
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https://doi.org/10.11588/diglit.19207#0460

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LA GRAN PALA DEL FOPPA 451

Non sappiamo se sia stata conservata ed ultimata (la altri l'ancona che egli, verso
il 1489 o poco prima, aveva incominciato per l'altare nuovamente eretto nella chiesa dei
Domenicani a Santa Maria del Castello in Genova in onore di San Vincenzo Ferreri fra i
Santi Gio. Battista ed Andrea. I padri Domenicani, vedendo che l'artista non veniva ad
ultimarla 0quarti non perfecit), il 10 luglio del 1489 fecero stimare dai pittori Francesco
de Ferrari e Giovanni Brenta quanto di essa tavola era stato eseguito. 1

Invece, per uno strano capriccio della fortuna, ci è rimasta l'ultima di tutte le opere
che eseguì per la Liguria. Già il Calvi aveva scoperto nell'Archivio di San Fedele (ora detto

Fio. 2\ - PALA DEL FOPPA. SAN GIROLAMO E SAN GREGORIO MAGNO

di Stato), in Milano, un singolare documento: una lettera dell'anno 1489, colla quale Erasmo
Trivulzio, governatore ducale in Pavia, informava il suo signore Gio. Galeazzo Sforza che,
in seguito all'avviso datogli da esso duca del reclamo della Comunità di Savona contro il
Foppa, il quale non forniva l'opera della Maestà principiata per quel Duomo, lo aveva fatto
chiamare e severamente eccitato ad adempiere al suo impegno. Ma questo documento, che
era l'unico che avesse svelato al Calvi i rapporti artistici del Foppa colla Liguria, gli aveva
lasciato supporre che questa fosse la sola opera da lui condotta per quella ragione, e che
si trattasse di un affresco anziché di un dipinto e rappresentasse il Padre Eterno fra copiosa
gloria d'angeli-, e gli aveva lasciato ancor supporre che, eseguita o no quest'opera, non se
ne sarebbe ad ogni modo avuto notizia giacche nel 1542, per l'ingrandimento della fortezza,

1 Alizeri pag. 370.
 
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