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Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 1.1895

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Fasc. VI
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Carotti, Giulio: La gran pala del Foppa nell'oratorio di Santa Maria di Castello in Savona
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https://doi.org/10.11588/diglit.19207#0472

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LA GRAN PALA DEL FOPPA 4G3

Di Ludovico Brea il Duomo nuovo di Savona e Genova conservano altre opere nelle
quali, come in questa, si rivela artista timido, dal colorito vigoroso ed intenso ma di debole
disegno ed espressione, diligente nella tecnica e nei particolari, nella qual diligenza e nel
colorito, nonché nel carattere del viso, si palesa se non seguace per lo meno ispirato di
quel Giusto d'Alemagna, ossia di Ravensburg nel Wiirtemberg, il quale nel chiostro di
Santa Maria di Castello in Genova lasciò nel 1451 splendidi affreschi ed in Genova aveva
pur lasciata una tavola che in questo secolo passò al Museo del Louvre. Questa tavola di
San Giovanni Evangelista, condotta probabilmente colla tecnica tedesca o fiamminga, si è
conservata assai meglio delle sei altre del Foppa. Non si conosce poi affatto la ragione

Fio. lla. - PALA DEL FOPPA. L'ADORAZIONE DEI MAGI

della sua coesistenza in quest'ancona; l'epigrafe ci dice chiaramente che ne fa parte e che
fu compiuta il 10 agosto 1490; l'epigrafe della tavola principale del Foppa dice, alila sua
volta, che questi l'aveva ultimata il 5 dello stesso mese ed anno. Ciò lascia supporre che
la Comunità di Savona, stanca forse del temporeggiare del Foppa, aveva ordinato al Brea
di concorrere all'impresa. Il Foppa poi, e per l'età, e per stizza, avrà tardato ancor più a
dar l'opera sua; finalmente le energiche sollecitazioni del governatore di Pavia l'avranno
indotto a completare le sei tavole e mandarle a Savona, mentre che lasciava incompleta
l'ancona per i PP. di Santa Maria di Castello in Genova.

Passiamo finalmente alla predella che è composta di sette tavolette che rispondono alle
diverse membrature architettoniche della pala. Le ricorderò brevemente cominciando dalla
sinistra di chi osserva.

la Decollazione di San Giovanni Battista. — Il giustiziere ha terminato il suo lugubre
compito, ripone lo spadone nel fodero; il Santo è a terra, la sua testa è già stata portata via.
L'azione del giustiziere è singolare per l'ingenuità e novità; strano quel gran spadone;
notevole il rosso vivo delle sue brache.
 
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