DOI Heft:
Fasc. 3
DOI Artikel:Bouchot, Henri: L' esposizione dei Primitivi francesi ed i suoi risultati
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HENRY BOUCHOT
articoli ch’essa ha suggerito, gli studi profondi dovuti agli uomini di maggior autorità, ai
signori Durrieu, Henri Martin, L. de Fourcaud, André Michel, Georges Hulin, F. de Mély,
Durand-Gréville.
Fino a questo momento furono pubblicati sull’Esposizione più di mille articoli, in Francia
ed all’estero; e libri stanno in preparazione. Ancor di recente il signor Emilio Male, uno
dei più acuti critici della giovane scuola, dimostrava l’influenza del vecchio teatro francese,
dei misteri, sulle rappresentazioni pittoriche nell’intera Europa. In questo luogo stesso furono
da benevoli conferenzieri abbozzati i primi elementi d’un insegnamento della storia dell’arte
francese: il signor Georges Lafenestre, con la sua nota competenza ed eleganza, parlò dei
nostri vecchi maestri; il signor J. J. Guiffrey ci spiegò le origini dei nostri laboratori di tap-
pezzeria a Parigi e ad Arras ; il signor Paul Vitry, il cui zelo e la cui competenza si mol-
tiplicarono a favore di questa impresa, espose lo scopo della nostra Esposizione, e, in una
seconda conferenza, commentò certi documenti sulla scultura francese nei loro rapporti con
la pittura a tinte piatte. Infine il signor Henry Expert, con uno spirito e con una scienza
che furono consacrati da un grande successo, si compiacque di mostrarci le relazioni del-
l’antica musica francese con le altre arti. Le sue dimostrazioni furono confermate da esempi,
da vecchie arie francesi cantate da quattro artisti eminenti i quali suscitarono un vero entu-
siasmo.
Noi vorremmo che questo movimento continuasse, si perpetuasse e mirasse a rinnovare
le idee in rispetto alla storia dell’arte. Le buone volontà non mancano, l’insegnamento uffi-
ciale tende sempre più a dare alle arti larga parte nei programmi d’educazione. Uno dei
più preziosi risultati dell’Esposizione dei primitivi francesi sarà forse d’aver offerto una forma
concreta a opinioni generali ancora un po’ indecise, di avere riunito elementi divisi : ciò valeva
la pena di affaticarsi a dar corpo a un’ idea.
Henry Bouchot.
HENRY BOUCHOT
articoli ch’essa ha suggerito, gli studi profondi dovuti agli uomini di maggior autorità, ai
signori Durrieu, Henri Martin, L. de Fourcaud, André Michel, Georges Hulin, F. de Mély,
Durand-Gréville.
Fino a questo momento furono pubblicati sull’Esposizione più di mille articoli, in Francia
ed all’estero; e libri stanno in preparazione. Ancor di recente il signor Emilio Male, uno
dei più acuti critici della giovane scuola, dimostrava l’influenza del vecchio teatro francese,
dei misteri, sulle rappresentazioni pittoriche nell’intera Europa. In questo luogo stesso furono
da benevoli conferenzieri abbozzati i primi elementi d’un insegnamento della storia dell’arte
francese: il signor Georges Lafenestre, con la sua nota competenza ed eleganza, parlò dei
nostri vecchi maestri; il signor J. J. Guiffrey ci spiegò le origini dei nostri laboratori di tap-
pezzeria a Parigi e ad Arras ; il signor Paul Vitry, il cui zelo e la cui competenza si mol-
tiplicarono a favore di questa impresa, espose lo scopo della nostra Esposizione, e, in una
seconda conferenza, commentò certi documenti sulla scultura francese nei loro rapporti con
la pittura a tinte piatte. Infine il signor Henry Expert, con uno spirito e con una scienza
che furono consacrati da un grande successo, si compiacque di mostrarci le relazioni del-
l’antica musica francese con le altre arti. Le sue dimostrazioni furono confermate da esempi,
da vecchie arie francesi cantate da quattro artisti eminenti i quali suscitarono un vero entu-
siasmo.
Noi vorremmo che questo movimento continuasse, si perpetuasse e mirasse a rinnovare
le idee in rispetto alla storia dell’arte. Le buone volontà non mancano, l’insegnamento uffi-
ciale tende sempre più a dare alle arti larga parte nei programmi d’educazione. Uno dei
più preziosi risultati dell’Esposizione dei primitivi francesi sarà forse d’aver offerto una forma
concreta a opinioni generali ancora un po’ indecise, di avere riunito elementi divisi : ciò valeva
la pena di affaticarsi a dar corpo a un’ idea.
Henry Bouchot.