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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0107
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BIBLIOGRAFIA

RECENSIONI.

Sidney Colwin : Drawings by old Masters in
thè University Galleries and thè Library of
Christ Church, Oxford. Collotype facsimi-
les : selected and described. Oxford, part II,
and thè Clarendon Press. Henry Frowde,
MDCCCIV.

Ci è grato intrattenerci con quanti hanno a cuore tutto
quello che vi è di più spirituale nelle manifestazioni
artistiche, intorno alla seconda parte della esemplare
pubblicazione dei disegni scelti nelle raccolte di Ox-
ford, intrapresa per parte del benemerito direttore del
Gabinetto delle stampe e disegni del British Museum,
il signor Sidney Colvin. Non meno della prima, di che
si è ragionato nel fascicolo III-V del settimo anno di
questo periodico, ci trasporta in un mondo ideale dei
più elevati la seconda parte. Ars magna niagmun gau-
dium! E in vero, che si potrebbe immaginare di più
atrraènte pel sincero e profondo amatore dell’arte, che
di conversare con le grandi menti dei nostri antichi,
quando questi rispondono ai nomi di un Durerò, di
un Leonardo, di un Michelangelo, di un Raffaello e
via dicendo, nella contemplazione e nella meditazione
dei loro primi pensieri? Nei loro schizzi, improntati
della più schietta spontaneità, liberi di preoccupazioni
tendenti agli effetti appariscenti, scevri da ogni bel-
letto proveniente da profani ristauratori, non ci si ri-
vela forse l’animo loro nel modo più diretto e più af-
fascinante ?

Il contenuto di codesta seconda parte poi può ser-
vire egregiamente ad uno studio comparativo del ge-
nio di ciascun artista in tutto quello ch’esso è venuto
estrinsecando secondo il suo personale sentimento.

Entrando in materia, eccoci in presenza di un
grande foglio, edito per la prima volta, del principe
dei disegnatori alemanni, il grande Alberto Durerò.
Nulla di più comprensivo, di più ricco d’invenzioni di
questo schizzo, condotto affatto fugacemente mediante
sottile punta di penna. È intitolato : I piaceri del

mondo, poiché rappresenta delle numerose accolte di
uomini e di donne, che si sollazzano tra loro nei più
svariati godimenti, immaginabili nell’ umano consor-
zio ; tutte cose ben consentanee alla ferace fantasia
dell’autore che si è reso celebre per la sua inesauri-
bile vena creativa, di che danno testimonianza non
meno i molti disegni che le stampe tuttora conservate.

Nel commento alle tavole, ponderatamente medi-
tato rispetto ad ogni disegno, viene rilevato, per
quanto concerne quello di che si ragiona, il distin-
tivo della serietà del pensiero prevalente nelle com-
posizioni del Durerò, là dove viene osservato, che
mentre a prima vista la scena vasta offerta dal foglio
sembra d’indole altrettanto spensierata e mondana
quanto una Kermesse di Rubens e di Teniers, rag-
giunta del grottesco scheletro, che si avanza da un
canto portando sulle spalle una bara, per lo stesso
contrasto che esprime, conferisce al quadro un signi-
ficato di una severità morale in pieno, accordo con la
tempra più grave dell’artista tedesco e del suo tempo.

Subito dopo il più grande fra i disegnatori delle
stirpi nordiche, ci si presenta in quattro fogli conse-
cutivi il più eccelso nell’arte italiana, Leonardo da
Vinci. Si può dire che come l’uno impersona in modo
eminente l’indole germanica del suo tempo, così l’al-
tro è la più alta espressione dell’umanesimo fiorente
nella nazione che stette a capo della civiltà europea
contemporaneamente.

Non si creda tuttavia che i fogli scelti per la ripro-
duzione e relativo commento dal signor Colvin appar-
tengano al novero delle opere accurate e finite, delle
quali l’autore ha pure saputo tramandarci degli esempi
superlativi. Non si tratta in realtà se non di leggeris-
simi abbozzi di fantasticherie allegoriche, per le quali
quel pensatore sentiva tanta propensione ; e non
ostante in quei pochi tratti di penna chi non ammire-
rebbe l’innata eleganza e la scioltezza della mano, che si
fa interprete d’ogni più piccolo particolare attinente
all’allegoria immaginata? Singolare fra altre quella dove
si vedono sedute una accanto all’altra le due donne sim-
 
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