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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 2
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Bernardini, Giorgio: La quadreria Sandor Lederer a Buda-Pest
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0143
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GIORGIO BERNARDINI

Innanzi tutto vediamo una Santa Tecla (fig. 8) in mezza figura, che tiene una sottile croce
tra le mani giunte. Mostra il petto nudo, un velo le traversa il braccio destro e il sinistro.
Trovasi in prigione, come lo dimostrano le inferriate dipinte dietro di lei, ed ha vicino il
mostro con la bocca aperta, digrignando i denti, l’occhio acceso, le ali distese in modo da
comprendere la Santa in mezzo di esse. Il dipinto mostra le membra piene, carnose, la
faccia ovale, l’occhio aperto coll’iride piuttosto larga, gli zigomi alquanto prominenti, il mento
rilevato. Vi scorgiamo la carnagione leggermente olivastra con ombre forti che le danno
risalto. E ascritta a Giovanni Pietrini, detto Giampietrino e i caratteri che abbiamo enu-

Fig. 7 — Bottega di Bonifacio : L’Adorazione de’ Magi

merati, il tipo della figura, di quelli abituali al Maestro, sembrano dar ragione a un tal modo
di vedere.

Noto però che la mano è piena, le dita grosse, carnose, ben diverse da quelle del
pittore, che le fa ossute, muscolose ; ma conviene por mente che il dipinto ha subito non
pochi restauri, e fu trasportato dal legno in tela. Si sa che il Maestro fu uno degli scolari
di Leonardo da Vinci e nelle sue opere si vede chiaramente la derivazione da quel grande,
principalmente nel forte chiaroscuro, che determina un vigoroso modellato.

Defendente de Ferrari è dichiarato autore di una predella in cui è raffigurata la Deno-
minazione di San Giovanni Battista; ma siccome ne presentiamo la riproduzione non è il
caso di farne una minuta descrizione (fig. g).

E una piccola scena ritratta con vivacità, che ci porge netto il carattere della maniera
del Maestro, il colorito vi è brillante, chiaro, in ispecie nella carnagione e vi domina il rosso
particolare al pittore. Il giovane che riceve da Zaccaria il rotulo in cui è scritto il nome
di Giovanni, ha il viso ovale con le guancie piene. Il volto delle altre figure presenta la metà
più alta alquanto piatta, e la barba talora illuminata da vivi tocchi di luce. Le pieghe dei panni
ci appaiono larghe, ma qualcuna spezzata, ad angoli, come usano i tedeschi e i fiamminghi.
 
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