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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 2
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Bernardini, Giorgio: La quadreria Sandor Lederer a Buda-Pest
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0144

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LA QUADRERIA SANDOR LEDERER A BUDA-RESI

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I contorni sono alquanto decisi, ed indicano la maniera larga usata dal pittore nelle
predelline, che si vedono nella R. Galleria di Torino e nel Duomo di questa città.

* * *

Ed ora è la volta di due quadri fiorentini.

É assegnata da taluni al Puligo una Santa Famiglia, al naturale, nella quale è figurata
la Vergine, che sorregge il divin figliuolo su di un parapetto, San Giuseppe un poco più
in dietro, e in basso, in un angolo, San Giovannino in atto di adorazione. Io veramente
non so rendermi ragione di questa attribuzione. Il principale carattere del Puligo è appunto

Fig. 8— Giampietrino : Santa Tecla

quello di avvolgere le figure nelle ombre, in modo che le membra quasi vi si disfanno: e
questo non è che la esagerazione della maniera del suo maestro Andrea del Sarto: ma
nulla di ciò ci apparisce dal dipinto che esaminiamo ; le membra vi sono carnose, in ispecie
nei due putti e ben rilevate, con i contorni abbastanza nitidamente segnati: la Vergine ha
poi le dita assai lunghe ed ossute. Nel modo di piegare i panni ed anche nel colorito vi è
qualche richiamo ad Andrea d’Agnolo, ma bisogna che ci rivolgiamo ad altre vie per tro-
vare una possibile soluzione. La testa del putto con i capelli a riccioli ben marcati, ha un
aria lontanamente raffaellesca, la figura della Madonna è alquanto fredda. Chi sa che non
siamo vicini ad un’ opera che ci ricorda la maniera del Bachiacca, vero eclettico, che tante
forme cambiò, e da ultimo non fu insensibile a quelle che venivano da Roma? Il dipinto
non è gran cosa, e non mostra caratteri spiccati ; il meglio che possiamo fare è di ascri-
verlo semplicemente alla scuola fiorentina. È del 1540.

L'Arte. IX, 14,
 
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