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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 3
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Wilpert, Joseph: L' immagine della Madonna detta bella Clemenza in Santa Maria in Trastevere
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0200

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L’IMMAGINE DELLA MADONNA

DETTA DELLA CLEMENZA IN SANTA MARIA IN TRASTEVERE

' RA le opere d’arte medioevale più curiose di Roma primeggiano
le così dette leoni della Beata Vergine, immagini dipinte a
tempera su legno, o piuttosto su tela ingessata ed applicata
ad una tavola di legno.1 Queste leoni tutte, o quasi tutte, hanno una storia
che con un eufemismo un po’ indulgente suol chiamarsi leggendaria. È mio
intento di riprodurne le principali nella mia opera sulle pitture del medio
evo, che sta in preparazione. Non so se riescirò, essendo queste immagini
in gran parte tanto gelosamente custodite che convien superare molte diffi-
coltà e spese sproporzionate prima di poter farne eseguire la copia a colori.
Per quella, per esempio, di Santa Maria Maggiore, che si custodisce in una
cassa di zinco del peso di cinque quintali, dovetti ottenere quattro per-
messi : dal Capitolo, dal Cardinal-Arciprete, dal Papa e dal principe Bor-
ghese. Ottenuti i permessi, fu necessario di calare giù la cassa di cinque
quintali, portarla attraverso tutta la basilica e farla salire fino all’archivio,
dove fu deposta e messa alla mia disposizione ; finita la copia bisognò rimet-
tere la pesante cassa al suo posto.

Meno complicata fu la pratica per la immagine della Madonna in Santa Maria in Tra-
stevere che è fra le più interessanti. Di questa feci eseguire nei mesi gennaio e febbraio
p. p. la copia che presento nella tavola fototipica. Ne vorrei dire oggi due parole, riser-
vandomi di trattarne a pieno per l’opera sulle pitture del medio evo. La nostra icone si venera
da secoli sull’altare della cappella Altemps. Nell’anno 1709 le si applicò una lastra d’argento
che lascia visibile soltanto le teste delle figure; essa fu tolta, quando feci rimuovere il quadro
dall’altare per portarlo in sagristia.

L’immagine, alta metri 2 per 1.33, è dipinta su tre tavole di pino che vennero riunite
quando non erano ancora ben secche. Lo provano le tre fenditure e lo stacco fra il quadro
e la cornice, della quale solo la lista inferiore è moderna. Il quadro rappresenta la Madonna
sotto il titolo di MARIA REGINA, come un affresco della basilica di Santa Maria Antiqua
ci autorizza di chiamarla. La Vergine, una. figura maestosa ed imponente, siede sopra il trono
gemmato coperto di cuscino rosso e senza spalliera; colla sinistra sostiene il divino Infante,

1 Le pitture eseguite con questa tecnica rimontano,
per quanto si può giudicare da quelle conservate, fino
ai primi secoli dell’era nostra. Per citarne un esempio,
la Nuova Pinacoteca Reale di Monaco in Baviera
possiede un ritratto di una donna, dipinta su siffatta

tavola e proveniente dal Fajùrn. La tecnica si man-
tenne attraverso tutto il medio evo, fino all’introdu-
zione della pittura ad olio, ed è tuttora in uso in
Russia ed in alcune parti dell’Oriente.

L'Arte. IX, 21.

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