L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna (9.1906)

ióo

ÉIBLIO GRAFIA

primo sono notevoli osservazioni circa gli studi del maestro sulle
opere di Raffaello e di Tiziano che erano a sua conoscenza.
Nel secondo il V. tenta di restituire alla giovinezza del Rem-
brandt alcune opere generalmente attribuite a Gerard Dou.

La storia dell’arte nella vita odierna: istituzioni

artistiche, insegnamento, legislazione, tutela

dei monumenti, scavi e restauri, esposizioni e

collezioni; bibliografia artistica.

in. Baumstaric (Anton), Zur ersten Ausstellung
fùr italo-byzantinische Kunst in Grottaferrata. (Róm.
Quartalschriff, a. XIX, pag. 194-219 ; Rom, 1905).

112. Becker (F.), Die Galerie .Speckvon Sternburg.
Zeitschr. f. bilcL. K., vói. XVI, pag. 263-270; Leip-
zig. 1905).

Vi si trovano parecchi quadri italiani, fra i quali un mar-
tirio di San Lorenzo di Spinello, una Madonna fra due santi
di Cima da Conegliano, un Ecce Homo di Andrea Solari, una
Madonna del Francia firmata e datata 1517, una ripetizione
del ritratto di Giovanna d’Aragona di Raffaello al Louvre,
ed altri dipinti ancora della scuola di Raffaello, di G. F. Caroto,
del Parmigianino e dei maestri dei sec. xvil e xvm. I. c.

113. Dacier (Emile), Le Musée de la Comèdi e fran-
gane ; Paris, Libraire de l’art ancien et moderne, T905.

Questo singolare e ricco Museo si è andato formando
dal 1775 ai nostri giorni con i ritratti, in pittura, scultura,
disegno, incisione, di tutti gli attori e attrici più valenti del
teatro; alcuni dei quali, opera di C. von Loo, di A. Houdon,
di P. Mignard, del Vigée, del Watteau (disegni), del David,
del Gerard, ecc, e, fra i moderni, di Carolus Duran e del
Boldini, hanno vero interesse artistico. Un catalogo alfabetico
di tutti gli oggetti delle collezioni del Museo ed un saggio di re-
pertorio dei ritratti di attori della Comédie, completano il libro,
facendone un lodevole contributo alla storia del ritratto. I. c.

114. D’Angelo (O.), I merletti deIVAquila. (Illu-
strazione abruzzese, a. I, pag. 118-120; Popoli, 1905)

Accenna al rifiorimento dell’ industria antica dei merletti
aquilani.

115. Hermann (H. J.), Ausden Kunstsammlungen des
Hauses Este in Wien - Kunstwerke der Renaissance
und der neueren Zeit (Zeitschr. f. bild. E, voi. XVII,
pag. 90-105; Leipzig, 1906).

Là raccolta e ricca di parecchi pezzi di scultura italiana
di grande interesse ; un putto alato in bronzo ed un meda-
glione pure in bronzo dati a Donatello; una cornice in marmo
di un seguace di A. Rossellino; alcuni Della Robbia (bottega);
un ritratto in rilievo di Sisto IV (di Paolo Romano?); alcune
sculture venete fra cui un rilievo con i due busti di Bacco
ed Arianna di Tullio Lombardo; parecchi bronzi, pure vene-
ziani, dei quali alcuni di Andrea Riccio e bottega. La rac-
colta contiene altresì una piccola collezione di placchette
(A. Riccio, Caradosso, Giovanni da Pisa (?), fra Antonio da

Brescia, Giovanni Bernardi da Castelbolognese); avori (bot-
tega degli Embriachi); sculture in legno, ecc. /. c.

116. Modigliani (Ettore), Dipinti abruzzesi alla
Esposizione di Chieti. (Rassegna d’arte, a. V, pag. 186
e 187 ; Milano, 1905).

Illustra e riproduce due quadri abruzzesi firmati del se-
colo xv ; la Madonna di Nicola da Guardiagrele, che è stata
di recente acquistata dalla Galleria degli Uffizi, e lo Sposa-
lizio di Santa Caterina di Matteo da Campii, che appartiene
al Municipio di Pizzoli.

117. Ri do lei (Enrico), Il mio direttorato delle Regie
Gallerie fiorentine. — Firenze, tip. Domenicana, 1906.

Interessante capitolo della storia delle gallerie che sotto la
direzione del Ridolfi ebbero un incremento considerevolissimo.

118. Rossi (Attilio), L’exposition d’art byzantin à
Vabbaye de Grottaferrata {Gazette d. B.-A., t. XXXIV,
pag. 495-506; Paris, 1905).

119. Rossi (Attilio), L’art des Abruzzes et Vexpo-
sition de Chieti. (Gazette d. B.-A., t. XXXV, pag. 63-72;
Paris, 1906).

Fra i numerosi articoli dedicati recentemente all’esposi-
zione di Chieti, questo è uno dei pochi che dimostrino uno
studio coscienzioso e una conoscenza sicura dell’argomento.

120. Signori (Ettore), Per V isolamento del Duomo
di Cremona; Milano, Battistelli, 1905.

L’architetto Signori in questo elegante opuscolo (che co-
rona degnamente una nobile campagna da lui sostenuta)
riassume le sue proposte dirette a liberare il lato meridionale
del Duomo cremonese dalle costruzioni che gli si addossano
e lo deturpano.

121. Venturi (Adolfo), La galleria Sterbini in
Roma - Saggio illustrativo ; Roma, Casa editrice de
L’Arte, 1906.

Degnissima di considerazione e di studio e questa colle-
zione ignorata, ricca di smalti, di porcellane, di miniature, ma
sopratutto di quadri dei secoli Xiv, xv, xvi. Il V. non ha
inteso dare un’ illustrazione completa della galleria, ma solo
di offrire, dopo il breve articolo già ad essa dedicato ne
L'Arte (anno Vili, pag. 422-440), un nuovo e più vasto e
minuto saggio sopra molte delle pitture più notevoli. Ognuna
delle opere descritte, secondo il metodo già usato dall’A. nel
suo volume sulla collezione Crespi, è posta a riscontro con
altre dell’autore medesimo, disseminate nei musei europei,
aventi con quella affinità palesi. E i riscontri sono confor-
tati dalle illustrazioni abbondantissime che ornano l’elegante
volume ; contributo prezioso alla storia della pittura italiana
nel tempo stesso che modello di critica scientifica.

122. Zippel (Vittorio), La mostra d’arte sacra a
Trento. (Estratto dall’ Archivio Trentino, a. XX, fase. II;
Trento, Zippel, 1905).

Rapida rassegna sistematica, utile per le molte notizie rac-
colte e ben coordinate sull’arte nel trentino, e per le incisioni,
mediocri ma abbastanza chiare.

Per i lavori pubblicati ne L'ARTE sono riservati tutti i diritti di proprietà letteraria ed artistica

per T Italia e per l'estero. _

Adolfo Venturi, Direttore responsabile. _

Roma, Tip. dell’Unione Cooperativa Editrice, via Federico Cesi, 45