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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 3
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0254
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214

MISCELLANEA

bel catalogo dei monumenti copti del Museo del Cairo,1
e da me riprodotto poi su questa rivista. 1 2

Abbiamo quindi su tre monumenti del periodo cri-
stiano, uno di Grecia, uno d’Egitto, e un terzo di
Italia, ma opera certamente d’artefici orientali, la rap-
presentazione, creata nell’antico mondo greco classico,
del Kairos, dell’occasione, dell’attimo fuggente e inaf-
ferrabile, col significato però di allegoria della « Vita ».
Dalle antiche rappresentazioni fino a noi giunte o
di cui^abbiamo memoria negli scrittori appare che il
soggetto fu trattato in forme diverse e anche in mo-
menti diversi; lo stesso può dirsi delle rappresenta-
zioni medioevali per quanto è dato giudicare dalle
tre pervenute fino a noi.

Nell’antichità però certo il tipo del Kairos più dif-
fuso,era quello di Lisippo, a cui si riferisce l’epigramma
dell’Antologia che qui riportiamo :

'OmróSev ó wXàoTVii; Xtzuwvto;. cùvop/.a Si ri?;
Augitttco;. aù Si ti;; Katpò$ ó 7ra't6ao.àTwp-
Tìtztc o’itr’xzpa [3sti7izx;. àtei rpo^à ■>. TÉ Si Tapaoò;
ttoggcv lyji; Scfusì?;■ iirrau.’ ùnyvéjuó'f.

Xeioì Si ?sì-iTep7) ri <pegtt( VJpON ; àvSpdttjt Seìjfj.ix.

(o; àzij.z^ traan; G^UTEpOi; TsXe’aa).

’r, Si ziu.r,. ri zar’ otjuv ; urtavTtàaa'tTi Xàjfs'cjSai,

-(Vi Aia. Ta^óiriSEv 8Yi; Tt (oaXazpà ìrsXsi;
tòv -'vp atra!; TCTVivotGi Trapaiopica-iTa u.e Troaaiv
oùti; ÈS’ !u.etpw'( Spà^Erai ÈÌ-ómSEV.3 * *

Le descrizioni di Callistrato(Overbek, Schriftquellen,
pag. 276) e di altri scrittori riportate dall’Overbek ag-
giungono che il Kairos portava la bilancia, che alla
rappresentazione si univa talora anche quella del Pen-
timento (Mexàvota). Vedasi l’epigramma di Ausonio:

Cuius opus? Phidiae, qui signum Palladis, eius
quiqu'e Iovem fecit, tertia palma ego sum.
sum dea, quae rara et paucis Occasio nota.

quid rotulae ìnsistis? stare loco nequeo.
quid talaria habes? volucris sum. Mercurius quae
fortunare solet, tardo ego cum voluù
crine tegis faciem . cognosci nolo . sed heus tu
occipiti calvo es. ne tenear fugiens.
quae Ubi innota comes? dicat tibi . die, rogo, quae sis.

sum dea, cui nomeji non Cicero ipse dedit.

Sum dea quae facti non factique exigo poenas,
nempe ut poeniteat sic Metanoia vocor.
tu modo die, quid agat tecum . si quando volavi
haec maìiet, hanc retinent quos ego praeterii.
tu quoque, dum rogitas, dum per contando moraris
elapsam dices me tibi de manibus.

1 I. Strzygowski, Koptische Ktmst. Le Caire, 1904. N. 8757,
fig- i59-

2 L'Arte, 1905, figura a pag. 149. Il rilievo è anche riprodotto
nel mio articolo Rassegna d'arte copta, in Rivista d'Italia, mag-
gio 1905, fig. I.

3 Di dove è Io scultore? — Di Sicione. — Come si chiama? —

Lisippo. — E questo chi è? — Kairos, l’onnidomatore. — Perchè

hai delle ali ad ogni piede? — Volo come il vento. — Perchè tieni

nella destra un rasoio? — Per mostrare agli uomini che l’istante
propizio è più aguzzo della lama meglio affilata. — Perchè la tua

Come risulta da queste descrizioni la rappresenta-
zione del Kairos nell’antichità non fu sempre condotta
ad uno stesso modo ; anche i tre rilievi del periodo
cristiano, n n si riferiscono tutti ad uno stesso mo-
mento dell’allegoria. Quello del Museo del Cairo raf-

Fig. 3 —- Ms. Barberini gr. 172

figura nel mezzo il giovane alato che si presenta in
profilo nella parte inferiore del corpo, c di faccia
nella parte superiore ; ha lunghi capelli, veste una
tunica corta cinta e la clamide; sta in atto di correre
e tiene la mano destra avvicinata al piede sollevato,
mentre stringe nella sinistra uno strumento che sembra
un coltello a larga lama sotto al quale sta una ruota;
in alto a sinistra c’è una bilancia. Il giovane calpesta
una figura femminile stesa in terra, a sinistra si vede
una seconda figura di donna che siede poggiando do-
lorosamente il capo su una mano, e lasciando cadere
l’altra sul fianco. Le due figure sono ITpóvotoc e MsTowota,
la previdenza e il pentimento, ricordate nelle descri-
zioni del Kairos antico

Non è questa rappresentazione la sola in cui ap-
parisce la figura di Ms-ràvoia: la troviamo ad esempio
anche nel salterio parigino gr. 139, nella scena del-
l’invettiva del profeta Natan al re David. Al foglio
136-v del Codice parigino si vede David seduto sul
trono, portando la mano sinistra al capo nel gesto
caratteristico del dolore; avanti a lui sta in piedi il
profeta in atto di parlare ; a destra poggiata contro
un piedestallo a guisa di pulpito, sta una figura fem-
minile con nimbo roseo intorno al capo, che una
iscrizione chiama Msxàvoia: essa porta come nei bas-
sorilievi di Torcello e del Cairo la mano sinistra al
mento.

Nel rilievo del Museo del Cairo il Katpós, trionfa
senza che alcuno lo raggiunga ; nel rilievo di Costan-
tinopoli é rappresentato lo stesso concetto : la figura
alata sta perfino in una nicchia a parte, separata dalle
due figure muliebri piangenli (MsTócvota e npóvoia), per
indicare che è irraggiungibile e lontana.

Il rilievo del duomo di Torcello6 mostra invece un

chioma è volta in avanti ? — Perchè sia presa da chi viene davanti,
per Giove. —■ Ma perchè tu di dietro sei calvo ? — Perchè quando
il mio volo rapido mi ha portato via, nessuno possa più affer-
rarmi. Ecc.

6 L’Arte, 1904, fig. a pag. 135.
 
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