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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc.4
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0338
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MISCELLANEA

297

stringe con la destra una mela, leva festosamente la
sinistra verso il dono materno. Il Bambino appare vi-
goroso e paffuto, la Vergine invece è delicata di linea-
menti e di forme. Il Bambino veste una semplice ca-
miciola bianca-verdastra, la Vergine è riccamente ab-
bigliata; e un bel velo cenerino, fermato sulla fronte
da una ferronnière, le cinge la massa foltissima dei
capelli biondi con riflessi aurati.

L’esecuzione accuratissima, magistrale nelle pieghe
minuziose del velo, rivela il pittore fiammingo, ma i
tipi sono, piuttosto che fiamminghi, italiani: e dimo-

della Madonna) un’identità assoluta, che dimostra la
loro comune origine. E la mabusianità del quadro di
Sassari è confermata dai particolari del disegno : la
forma elegante delle dita affusolate della madre, i li-
neamenti della grossa testa tondeggiante del Bambino,
il modo di trattare i capelli richiamano subito il Ma-
buse; e la forma stretta e allungata dell’orecchio della
Vergine è assolutamente caratteristica di lui.

Deve però avvertirsi che i due quadri di Berlino e
di Sassari appartengono a due periodi distinti dell’at-
tività mabusiana. L’opera di Berlino è ancora prossima

Mabuse (?) : Madonna. Sassari, Pinacoteca

stra più specialmente un influsso italiano, nella sua
espressione di soavità pensosa, il volto della Madonna,
ove appare, per quanto indiretto e lontano, un riflesso
del tipo muliebre leonardesco. Siamo evidentemente
di fronte all’opera di un fiammingo italianizzante, e
viene spontaneo alle labbra il nome del Mabuse che
ci ha dato una creazione molto consimile, nella com-
posizione e nello spirito, a questa di Sassari con la
sua Madonna del grappolo d'uva, posseduta dal Museo
di Berlino. All’affinità palese fra le due opere si ag-
giunge in alcuni dettagli (veggansi, ad esempio, le
ciocche di capelli inanellati che in entrambi i quadri
sfuggono di sotto il velo per scendere sulle guance

al periodo più arcaico del maestro; gli influssi italiani
vi sono già palesi e si dimostrano nelle mani eleganti
della Madonna, nei pannolini bianchi che sfuggendo
dalla tunica cingono il suo petto nudo e sembrati di-
sposti in modo da farne risaltare l’opulenza: pure,
malgrado il dettaglio profano, la composizione ha an-
cora un’impronta di gravità, quasi di austerità che la
riavvicina alle opere fiamminghe più antiche e schiette;
e la Vergine serba prevalente il tipo muliebre fiam-
mingo. Il quadro di Sassari, che dimostra invece ispi-
razioni italiane molto più profonde, può ritenersi po
steriore di alcuni anni: esso appartiene a quel periodo
ultimo dell’arte del Gossart in cui l’influenza dell’arte

L’Arte. IX, 38.
 
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