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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 5
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Sirén, Osvald: Notizie critiche sui quadri sconosciuti nel Museo Cristiano Vaticano
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0367
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OSVALD SI REA7

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precedenti ipotesi ma le riteniamo della massima importanza per vedere quali influenze ha
risentito l’autore di questi quadri. Appare evidente che la sua maniera si avvicina molto a
quella dell’Ambrogio Lorenzetti e forse ancora più a quella di Bernardo Daddi, ma ha pure
dei caratteri individuali che logicamente non permettono un’identificazione coll’uno o

coll’altro di questi maestri. Come esempio
del suo stile porteremo : la predella colla
storia del sacro cingolo nella Galleria di
Prato; la Madonna n. 73, dell’Accademia di
Siena. ; la Crocifissione con la data del 1343
nell’Accademia di Firenze e soprattutto la
grande ancona proveniente da San Pan-
crazio nello stesso Museo (attribuita a Ber-
nardo Daddi).

Armadio D, n. I. Trittico. La parte di
mezzo è divisa : sopra, la Crocifissione ;
sotto, l’Ultima cena. Sugli sportelli, quattro
scene della Passione di Cristo. A sinistra :
Cristo nell’Orto di Getsemani, il Bacio di
Giuda, Cristo davanti a Pilato, l’Incorona-
zione di spine. A destra: la Flagellazione,
Cristo viene spogliato dei suoi abiti, l’An-
data al Calvario, la Pietà. Tutte queste com-
posizioni sono un po’ massicce e dure nella
disposizione dei personaggi, specialmente
nell’ Ultima cena dove gli Apostoli siedono
ad una tavola laterale. Un artista fiorentino
non avrebbe mai ammucchiato talmente le
scene. Anche i tipi non sono fiorentini,
ma si avvicinano molto a quelli di Giovanni
da Milano. Sopratutto se ammettiamo col
Suida, che l’Incoronazione della Vergine
nella Galleria Corsini a Roma è di Gio-
vanni, siamo costretti attribuire al mede-
simo il suddetto trittico. Tanto l’uno che
l’altro di questi lavori non si distinguono

Fig. 4 - Scuola di Giotto: Crocifisso e Santi per grandi qualità artistiche; non bisogna

Roma, Museo Cristiano Vaticano però dimenticare che il trittico ha sofferto

molto nel restauro.

Armadio D, n. IV. Cristo davanti a Pilato (fig. 3). Pilato è seduto a destra sopra un
trono alquanto elevato da terra. Dietro a Cristo alcuni soldati con lunghe lance e un vecchio
ebreo. La scena si svolge in una loggia aperta. Il colorito di un tono grigio-viola. L’opera
ben conservata e caratteristica, è di Pietro Lorenzetti.

Armadio D, n. V. La Morte di Maria; gli Apostoli sono aggruppati intorno al sepolcro.
Predella mal conservata, ma evidentemente della maniera di Taddeo di Bartolo.

Armadio D, n. VI-Vili. Tre predelle rappresentanti la vita di Santa Maria Maddalena:
la Santa lava i piedi di Cristo, seduto alla tavola del Fariseo ; la Santa ai piedi della Croce.
Noli me tangere! Questi quadri, dal colorito molto brillante si avvicinano al trittico sopra
accennato e all’Incoronazione della Vergine, nella Galleria Corsini, quindi debbono appar-
tenere alla scuola di Giovanni da Milano.

Armadio D, n. IX. Piccolo quadro, diviso in due parti : (fig. 4) sopra, Cristo in Croce ; ai
piedi della Croce, Maddalena e Francesco; a destra, i due Giovanni e a sinistra, le tre Marie*
 
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