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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 5
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Brunelli, Enrico: Pietro de Saliba
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0402
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PIETRO DE SALIRÀ

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più sicura di tale soggiorno potrebbe ravvisarsi nel fatto che Giovanni Antonio Moschini
trovò annoverato un Piero di Antonio della Saliva nei libri, ora perduti, delle Tanse della
corporazione dei pittori.1 Ma la notizia non può che ingenerar nuovi dubbi. Il Ludwig ne
induce che Pietro è figliuolo di Antonello de Sabba, mentre risulta dal documento genovese
che essi furono fratelli. Del resto, trattandosi di libri non più esistenti, è libero il campo

Pietro de Saliba: Madonna col Bambino. Padova, Museo Civico
(Fot. Caporelli) •

alle congetture. Può supporsi un errore nell’indicazione della paternità, nè un simile errore
sarebbe tale da far meraviglia. O, invece di Piero di Antonio, doveva forse leggersi Piero
ed Antonio della Saliva? Antonello de Saliba, secondo ogni probabilità, fu anch’egli a Venezia,
come il fratello.2

Sul soggiorno di Pietro a Venezia in conclusione questo solo può dirsi, che esso ebbe
luogo. Il quando è avvolto nelle tenebre. Con maggior sicurezza può affermarsi che Pietro
non dovesse fare che un breve soggiorno in patria. L’osservazione si impone quando si

1 Ludwig, op. cit., pag. 61. Secondo il Ludwig,
il soggiorno di Pietro a Venezia dovrebbe fissarsi in-
torno al 1530 ; data che parmi eccessivamente tardiva.

2 Non è a dare alcuna importanza all’alterazione
del cognome Saliba in Saliva ; alterazione che trove-

rebbe sufficiente spiegazione in un errore di pronunzia
Io mi chieggo altresì se, in quel di Antonio, ncn
possa vedersi un’indicazione del maestro, anziché del
padre. Al modo stesso il Paimezzano si designò di
Me tozzo.

L’Arte. IX, 46.
 
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