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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 6
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0488
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MISCELLANEA

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nè si conosce alcun suo lavoro. Perciò è lecito di
supporre, ch’egli sia stato il meno valente (ad onta
del suo nome!) di tutta la schiera. Oltre uno dei
simboli degli evangelisti gli si potrà forse assegnar il
suonatore d’arpa e lino dei suonatori del flauto doppio
fra gli angioletti nell’altare del Santo (fotografia Ali-
nari, ii. 16276), che ambidue riguardo al pregio arti-
stico sono sotto il livello degli altri dieci loro com-
pagni. Sarà dunque meno giustificabile di vedere in
lui l’autore dei nostri bassorilievi di Madonne, che di
proclamare come tale Antonio di Cheliino I). Questi,
anzi tutto, non era l’insignificante mestierante dello
stampo del Valente; ne fa testimonianza l’essere egli
— dopo la sua partenza da Padova — nel 1457 chia-
mato a partecipare nei lavori di decorazione dell’arco
di Alfonso I a Napoli2 3 *) e l’avergli l’Averulino nel st o
Trattato d’architettura, composto fra il 1460 e 1464,
assegnato un posto fra gli scultori rinomati di quel-
l’epoca (v. Gaye, I, 204).

Inoltre alcune parti dell’altare nel Santo tradiscono
infatti punti di contatto col gruppo dei nostri basso-
rilievi, veramente più nel senso formale che stilistico
(il che si spiega con l’essere gli aiutanti di Donatello
in quei lavori stati in modo diretto influenzati dal mae-
stro, anzi di averli lavorati addirittura dietro gli schizzi
suoi). Accenniamo come tali i due putti alati seminudi
cantanti e appoggiantesi a una colonnina, l’angioletto
cembalista e la Pietà nel centro della predella dell’al-
tare (fotografie Alinari nn. 16405, 16404 e 16273 5).
Nel tipo delle teste degli angeli, nonché nel tratta-
mento dei loro capelli attaccantisi lisci al cranio (trat-
tamento che non si verifica in alcun’altra delle figure
consimili nell’altare in discorso) non si può non rav-
visare la similitudine coi bambini nel gruppo dei bas-
sorilievi sopra descritti, ed anche nella trattazione delle
pieghe occorrono qua e là motivi affini. I documenti,
è vero, non parlano che della esecuzione di due tavole
con angioletti e di uno dei simboli degli Evangelisti
per opera di Antonio di Cheliino (v. Gloria, Dona-
tello e le sue opere nel Santo, ecc., Padova, 1895, pa-
gina 6 11, dove sono riprodotti il contratto in data
del 27 aprile 1446 e diversi pagamenti ad Antonio dal
17 febbraio 1447 al 28 giugno 1448), mentre la Pietà
viene pagata a Donatello (Ioc. cit., pag. 13: 23 giu-

1 Era fosse fratello di quel Pietro Cheliini, che nel 1444 eseguì
gli affreschi sulla facciata del Bigallo a Firenze, raffiguranti scene
della vita di Pietro Martire (v. Rumohr, Italienische Forschnngen,
Berlin, 1839, II, 169,

2 Cfr. il nostro studio su questo monumenio nell’Annuario dei
musei prussiani, 1899. pag. 12, 26 e 40. Sparisce Antonio da Napoli
dopo la sospensione dei lavori alla morte di re Alfonso I (27 giu-
gno 1458). La parte ch’egli ebbe in quest’ultimi è incerta e resta
difficile da determinarsi, essendo meramente di carattere orna-
mentale.

3 Già il dott. Bode assegnò la Pietà e i due angeli cantanti ad

un medesimo artefice ch’egli credette essere Giovanni di Pisa. In

quest’attribuzione, però, non possiamo acconsentire con lui.

guo 1449, per aver butà e adornà la pietà lire CXIII;
per « adornare » si deve intendere forse la cesella-
tura). Con questo però non viene escluso che il maestro
sia stato aiutato nel lavoro dai suoi compagni, anzi il
contrario è provato dalla nota di pagamento che segue
immediatamente la testé riprodotta (per adornare 4 gua-
gnelista e 12 agnoleti CCLXXXV lire) giacché è im-
possibile di supporre ch’egli solo abbia rinettati tutti
gli angeli ed i simboli degli evangelisti. E che proprio
Antonio gli abbia pòrto aiuto in simile lavoro si vede
dalla nota del 19 dicembre 1447: « per lo resto de uno
agnoleto lui (cioè Antonio) avè a polire el qual era
sta butà per man de m° Donato 12 lire 16 soldi» (loc.
cit., pag. 8).

Dopo quanto abbiamo detto si possono fissare le
seguenti tappe nella carriera artistica del nostro ar-
tefice : nel 1447 egli — non in qualità di garzone ine-
sperto, ma di compagno già anteriormente provato —
viene chiamato da Donatello ad assisterlo nei lavori
padovani. A Padova egli eseguisce anche parecchi la-
vori indipendenti (i bassorilievi di Costozza e di Piaz-
zol 1), prima di ritornare nel 1454 con Donatello,
o già prima solo, a Firenze, dove scolpisce la Ma-
donna di Via Pietrapiana. Nel 1457 e 1458 egli è oc-
cupato a Napoli, e pare naturale che cessati colà i
lavori ritornasse nella patria toscana. Veramente man-
cano le testimonianze de’ documenti per attestare il
suo soggiorno a Siena, come anche non si è riusciti
a trovar una tale testimonianza per il tondo del duomo:
in questo riguardo siamo costretti di fidarci a confronti
stilistici. Cronologicamente non esiste nessun ostacolo
per assegnar l’origine del tondo all’epoca fra il 1460
e 1470, e quella del bassorilievo Saracini anche dopo
il 1470. Poiché — supposto che Antonio era fra il 250
e 300 anno della sua età, quando andò a Padova —
egli non avrebbe avuto nel 1480 più di 58 a 63 anni,
età nella quale l’affermarsi della piena attività artistica
non ha nulla d’inverosimile.

C. de Fabriczy.

La Madonna Greca di Alcamo. — Nella chiesa di
Santa Maria di Gesù, presso Alcamo, esiste una no-
tevolissima tavola, conosciuta sotto il nome di Ma-
donna Greca, e attribuita tradizionalmente al Perugino.
Strana la denominazione A\greca, data a una Madonna
che offre palesemente un tipo, maestoso e dolce a un
tempo, di bellezza lombarda : pur la denominazione è
spiegata dalla foggia greca dell’abbigliamento della
donatrice del quadro, che ognuno facilmente ricono-
scerà nella riproduzione unita a questo cenno. Più
strana ancora è l’attribuzione al Perugino di un quadro
che, come nel tipo del personaggio principale, così
in ogni sua parte dimostra chiaramente l’origine lom-
barda del pittore anonimo, cui l’opera è dovuta.

Questa attribuzione fu raccolta dagli scrittori alca-
mesi e da quasi tutte le guide generali della Sicilia,
 
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