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LIONELLO VENTURI
metà del Quattrocento, dal nessun interesse illustrativo, dalla nessuna grazia: forte, solida,
severa essa s'impone con l'energia della massa scura, bene accentrata nel piano di prospetto.
Aggiungerò un elemento che di solito non ha a che vedere con l'arte, ma cp.iesta
volta sì: la patina. Raramente ho veduto un marmo antico che sia colorato, tenuamente
a guisa di patina, con sì profonda efficacia cromatica da assumerne vita intima profonda
calda, come il marmo dell'arca di S. Nicola. Osservando attentamente si vedono tracce
palesi di policromia. La patina che noi vediamo è quindi la traccia sbiadita di un antico
effetto cromatico, e, anche così come oggi vediamo, essa risulta dalla fantasia dell'artista.
Fig. 17 — Domenico Rosselli: Madonna. Urbino, San Giuseppe
Tutti gli elementi sopra indicati servono bene, mi sembra, a disorientare il povero
storico dell'arte che intenda determinare la posizione storica del monumento di Tolentino.
Forse è possibile dedurre un maggiore orientamento dalle epigrafi sulla cassa?
Lungo il fregio è inciso:
1474. DIVO NICOLAO PATRONO SVO PETRVS MILINVS CAVSIDICVS ROMA-
NVS FACIVNDVM CVRAVIT.
È in una campata della facciata anteriore dell'arca, si legge:
HOC QVOD CERNIS OPVS | POSVIT MI LINA PROPAGO j PETRVS ROMANI
GLORIA | PRIMA: FORI | SCILICET VT DIGNA | STARET NICOLAVS | IN VRNA. |
TVRE PIO [AJC POSSENT | CVLTIVS OSSA COLI. | .
LIONELLO VENTURI
metà del Quattrocento, dal nessun interesse illustrativo, dalla nessuna grazia: forte, solida,
severa essa s'impone con l'energia della massa scura, bene accentrata nel piano di prospetto.
Aggiungerò un elemento che di solito non ha a che vedere con l'arte, ma cp.iesta
volta sì: la patina. Raramente ho veduto un marmo antico che sia colorato, tenuamente
a guisa di patina, con sì profonda efficacia cromatica da assumerne vita intima profonda
calda, come il marmo dell'arca di S. Nicola. Osservando attentamente si vedono tracce
palesi di policromia. La patina che noi vediamo è quindi la traccia sbiadita di un antico
effetto cromatico, e, anche così come oggi vediamo, essa risulta dalla fantasia dell'artista.
Fig. 17 — Domenico Rosselli: Madonna. Urbino, San Giuseppe
Tutti gli elementi sopra indicati servono bene, mi sembra, a disorientare il povero
storico dell'arte che intenda determinare la posizione storica del monumento di Tolentino.
Forse è possibile dedurre un maggiore orientamento dalle epigrafi sulla cassa?
Lungo il fregio è inciso:
1474. DIVO NICOLAO PATRONO SVO PETRVS MILINVS CAVSIDICVS ROMA-
NVS FACIVNDVM CVRAVIT.
È in una campata della facciata anteriore dell'arca, si legge:
HOC QVOD CERNIS OPVS | POSVIT MI LINA PROPAGO j PETRVS ROMANI
GLORIA | PRIMA: FORI | SCILICET VT DIGNA | STARET NICOLAVS | IN VRNA. |
TVRE PIO [AJC POSSENT | CVLTIVS OSSA COLI. | .