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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 21.1918

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Fasc. 1
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Pittaluga, Mary: Eugène Fromentin e le origini de la moderna critica d'arte, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.17338#0032
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6

MARY PITTALUGA

Ciò basti a significare come l'Amatore senta, effettivamente, l'importanza del co-
lore in pittura: quanto in Italia il Boschini aveva poco più che intuito, egli fissa con
argomenti dimostrativi, che porgono un aspetto quasi scientifico a le sue dottrine — con
essi avvalora l'intelligenza de la superiorità di Tiziano e del Rubens su quella di Raf-
faello, e il riconoscimento de la vanità dei tentativi poussiniani ed acaclcnuci, ne la
ricerca di effetti coloristici.

4-

Prima de la Pittura Veneziana,1 apparsa nel 1771, lo Zanetti aveva tentato un ri-
facimento delle Ricche Miniere del Boschini, intitolato Descrizione di tutte le pubbliche
pitture della città di Venezia.* Ma « vedendo che, per quante giunte 0 alterazioni egli
facesse, non poteasi ottenere il vero fine di esso libro, ch'era d'istruire pienamente l'ama-
tor di pittura, e specialmente il forestiere in tutte le cose nostre pittoresche, pensò di
porsi sopra tutta la materia e di formarne seriamente un intero generale trattato, cam-
biando il primiero sistema »' — così l'autore.

Il movente, quindi, è ancora quello boschiniano: se non che lo Zanetti vanta uno
special carattere di storicità a l'opera sua. «Tentai di essere buono storico... T'opera
mia è una storia dell'arte e degli artisti veneti... »,4 e le attribuisce una multiplicità
di scopi, che manca a le Ricche Miniere. « lo mi posi davanti agli occhi ogni persona
che va a vedere opere di pittura; e pensai come a tutti potea esser utile. Per l'amator
dilettante volli aggiungere ai racconti miei tutti quei lumi, che sogliono raffinare il
naturai sentimento di esso, onde il buon gusto ha origine. Volli essergli compagno
nelle pittoresche vicende... Per il dotto Professore non fui... che un fedele raccontatore.
Ma per chi è su la via d'arrivare a quel grado, feci ogni sforzo per farci capire d'onde
nascessero i meravigliosi effetti de le opere grandi e sublimi; cosa da altri, per quanto
io sappia, non mai tentata».' Dunque è desiderio de l'autore far risaltare la comples-
sità maggiore d'intenti, che anima la sua opera, rispetto agli scritti d'arte del Sei e Set-
tecento.

Il metodo espositivo de la materia è semplice: un cenno, meno o più diffuso, sul ca-
rattere dei singoli maestri; quindi, l'esame scrupoloso de le opere, esistenti ne le chiese
e nei pubblici edifici de la città. In sostanza, checché l'autore pensi, il suo è il metodo
medesimo del Boschini, ne. le Ricche Miniere, con la differenza, che questi raccoglie,
ne la Breve Istruzione, le notizie generali, anziché premetterle, volta a volta, come lo
Zanetti; inoltre, mentre il Boschini manca cpiasi sempre, ne l'esame dei dipinti, di
rilievi, anche soltanto intenzionalmente critici, limitandosi a la semplice, schematica
indicazione di soggetto, lo Zanetti de l'opera d'arte fa l'analisi, ne esprime un giudizio,
corregge o avvalora qualche antecedente attribuzione, ispirandosi a peculiarità stili-
stiche, e dà, in qualche luogo, aspetto quasi erudito al suo scritto.6

1 A. M. Zanetti, De la pittura veneziana e delle
opere pubbliche dei veneziani maestri, Venezia,
Stamp. Giacomo Storti, ed. Il, 1791.

2 Venezia, presso Bassaglia, 1733.

3 Pitt. venez., pref., pag. iv.
+ Pitt. venez., pref., pag. v.

5 Pitt. venez., pref., pag. v-vi.

6 La Pittura veneziana comprende cinque
libri; il i° è dedicato a l'origine della pittura ve-
neziana, fino ai Bellini; il 20, il più esteso, è

l'esaltazione di Giorgione, Tiziano, Tintoretto,
Veronese e Bassano; l'esaltazione « della felicità
pittoresca, della morbidezza, del saggio ardire »;
è la parte in cui appaiono gl'intuiti più notevoli
dal punto di vista critico; il 30 studia i seguaci
dei maestri cinquecentisti; il 4" la pittura del
Seicento; il 50 « vuol formare una compendiosa
idea universale della Pittura veneziana, verso la
fine del passato secolo e del principio di questo,
fino a' nostri giorni » del Seicento, cioè, e della
 
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