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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 24.1921

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Fasc. 3
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Salmi, Mario: Note sulla Galleria di Perugia
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https://doi.org/10.11588/diglit.17341#0192
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iò4

MARIO SALMI

Madonna che, sullo sfavillante sfondo di un drappo
rosso, regge sulle ginocchia il Putto in piedi. Questi
benedice tenendo un vaso'd'oro graffito e volgendosi

Fig. T2 — Anonimo umbro: Trittico portatile.
Perugia, Galleria — (Fot. Ministero P. I.).

a sinistra dell'osservatore (fig. 13). Da quel late
doveva quindi continuare la composizione e mo-
strarci forse i Magi inginocchiati. Le allungate prò
porzioni delle figure, il panneggio ampio e sinuoso
sparso di fiori, ci indicano l'influsso dello stile in-
ternazionale degli inizi del Secolo w, irradiato
nell'Umbria da Gentile da Fabriano, che fece per
S. Domenico di Perugia, la sua delicata Madonna
ora nella Galleria; e rappresentato nella Regione da
Ottaviano Nelli, che a Perugia lavorò nel primo
anno del Quattrocento.1 L'umile autore della no-
stra tavola — attribuibile a circa il secondo de-
cennio di quel secolo — lavora con maniera goffa
e legnosa; ma è interessante confrontare l'opera
sua con un affresco esistente nell'Istituto degli
Orfani à Spoleto (fig. 14). Pure considerando la
superiorità del dipinto spoletino dalla linea più
ampia e stilizzato con elegante esagerazione, il *
raffronto ci indica che, innanzi la venuta dei pit-
tori fiorentini del Rinascimento, a Perugia e a

1 Ottaviano dipinse nei muri del Palazzo pubblico e
del Capitano del Popolo, in compagnia di Cristoforo di Nic-
coluccio e di Francesco d'Antonio, gli stemmi di Gian
Galeazzo Visconti. Bombk, op. ctt , docc 58-60. Di un locale
imitatore di lui, si vede una tavola con la Morie della l'er-
gine, nel Duomo di Perugia, riprodotta dal Bombe a pag. 73.
E la maniera di lui si riconosce negli affreschi delle volte
della Cappella del Sacramento in S. Domenico, ora celati
pei restami che la chiesa - bbe a s ìbire nel sec. xvn.

Spoleto, gli artefici locali traducevano presso a
poco nelle stesse forme, i tardi modelli gotici.

* * *

In un quadretto della Galleria di Perugia
(n. 82), abbiamo potuto riconoscere la mano di
Mariotto di Nardo, mediocre fiorentino attivo
dalla fine del sec. xiv al 1424, anno della sua morte.
Il dipinto rappresenta sul fondo d'oro la Madonna

Fig. 13 — Anonimo perugino:
[•'rammento di Adorazione dei Magi. Perugia, Galleria.

col Bimbo in collo fra le nubi azzurrine (fig. 15),
gruppo tozzo e campagnolo, nelle forme del tutto
affini a quelle della tavola (n. 15) dello stesso
pittore, già nell'Ospizio di S. Marco a Firenze e di
una nella chiesa di Ponina. Anche il colore non ac-
cenna a nessuna vibrante nota decorativa che
renda simpatica la modesta fatica, dipendente
ancora dall'arte trecentesca. E ad essa abbiamo
accennato non perchè i maestro fiorentino abbia
potuto esercitare un qualche influsso, come Mec da
 
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