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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 30.1927

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Venturi, Lionello: Il gusto e l'arte - i primitivi e i classici
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https://doi.org/10.11588/diglit.55192#0106
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IL GUSTO E L’ARTE - I PRIMITIVI E I CLASSICI
UN USO TRISECOLARE DELLA PAROLA GUSTO - PER LA METO-
DOLOGIA DELLA STORIA DELL’ARTE - INTERMEZZO POLEMICO -
SCHEMI DI QUALIFICAZIONE E DI VALUTAZIONE - ASPETTI VARI
DEL GUSTO - IL GIUDIZIO STORICO SUI PRIMITIVI.
La fantasia è tanto più robusta quanto
è più debole il raziocinio.
Vico.
L’ampia discussione avvenuta sul « gusto dei primitivi » 1 * * * 5 m’induce a riprendere la
parola, sia per ringraziare tutti quelli che hanno dimostrato interesse ai problemi che
mi appassionano, sia per dirimere qualche equivoco apparso, sia per opporre criterio a
criterio e raffinar la dialettica.
La funzione del mio concetto di gusto è stata illustrata dal Debenedetti e dal Pa-
store con osservazioni così acute ed originali, ch’io preferirei rimandare ai loro articoli
il lettore, se alcune obiezioni non richiedessero particolareggiata risposta.
Ha cominciato il Gargiulo a negare la parola gusto: « Punto per punto, fin nel
titolo, gli (al Venturi) si potrebbe mostrare l’inutilità della sua fatica di sovvertitore
terminologico; ad evitar la quale sarebbe bastata un’attenzione appena un po’ più
sostenuta. La disinvoltura nei riguardi del linguaggio non è lecita ad alcuno; e poi
ad un critico! » Come udite il Gargiulo è sicuro del fatto suo, e però ha trovato adesioni
più o meno esplicite. « Sovvertitore terminologico » io? Veramente i letterati, è noto,
sanno adoperare il Tommaseo-Bellini, ma questa volta è loro sfuggito che vi si legge:
« Gusto significa eziandio maniera di fare; e si dice fare nel gusto di Tiziano, di Paolo
Veronese, del Rubens, del Rembrandt, per esprimere il fare alla maniera di tali maestri.
Gusto dicesi anche del carattere generale d’altri tempi ».

1 Ecco gli scritti da me conosciuti su « Il gusto
dei primitivi »: B. Croce, ne La Critica, XXV, i,
20 gennaio 1927; A. Pastore, in Rivista di filosofia,
XVIII, I, gennaio-marzo 1927; G. Debenedetti,
Il Convegno, 15 gennaio 1927; V. Santoli, in
Leonardo, 20 settembre 1926; M. Pittaluga, in
Rassegna Italiana, dicembre 1926; E. Tea, in
Libri del giorno, gennaio 1927; V. Golzio, L’Arte,
settembre-dicembre 1926; G. Saviotti, in Pa-
gine critiche, i° ottobre 1926; G. L. Luzzatto, ne
La Lucerna, gennaio 1927; C. Anti, in Dedalo,
marzo 1927; N. Tarchiani, in Marzocco, 26 no-
vembre 1926; V. Costantini, La Fiera Letteraria,
5 dicembre 1926; R. Papini, in Nuova Antologia,
16 gennaio 1927; M. Praz, ne La Cultura, 15 no-
vembre 1926; S. Ortolani, in Italia che scrive,
marzo 1927; C. Carrà, ne L’Ambrosiano, 20 luglio
1926; E. Cecchi, Il Secolo, 19 settembre 1926;
E. Cecchi, in Vita Artistica, luglio 1926; E. Cec-

chi, in Secolo XX, settembre 1926; E. Cecchi, in
Vita Artistica, febbraio 1927; A. Gargiulo, in
Fiera Letteraria, 29 agosto 1926; E. Rho, ne La
Stampa, i° novembre 1926; F. Sapori, in Resto
del Carlino, 12 novembre 1926; A. Faggi, in Gaz-
zetta del Popolo, 16 novembre 1926; D. Bulferetti,
in Gazzetta del Popolo, 17 novembre 1926; N. Ga-
brielli, in Gazzetta del Popolo, 25 novembre 1926;
M. Bernardi, ne La Stampa, t.'j dicembre 1926;
L. Salvatorelli, Il Lavoro, io settembre 1926;
N. Bonola, ne La Sesia, 22 marzo 1927; A. Be-
nedetti, in Gazzetta di Venezia, io dicembre 1926;
A. Benedetti, in Corriere d’Italia, 2 gennaio 1927;
L. Brosch, in Piccolo della Sera, 30 luglio 1926;
L. Brosch, in Corriere Mercantile, 15-16 luglio
1926; L. Brosch, in Gazzetta di Puglia, 24 luglio
1926; C., ne Le Arti Plastiche, 16 agosto 1926;
An., The Times Literary Supplement, 28 ottobre
1926.
 
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