Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Your session has expired. A new one has started.
Metadaten

Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 1.1875

DOI article:
Fabretti, Ariodante: Scavi di Avigliana
DOI Page / Citation link: 
https://doi.org/10.11588/diglit.11246#0029

DWork-Logo
Overview
loading ...
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
SCAVI DI AVIGLIANA

25

Il servo Pudente, che aveva fatto voto a non so quali
divinità (queste dovevano essere infisse nel cippo, in cui
scorgesi l'incastro) mentre era contrascriba della società
nei confini della signoria di Cozzio ( Finibus Cottii), lo
sciolse allorquando venne promosso all'ufficio di arcarius
o cassiere a Lione.
La conoscenza di quelle iscrizioni, già pubblicate ed illu-
strate, prima dal Garrucci e poscia dal Promis (1), e la
scoperta di un antico edificio romano consigliarono la So-
cietà di Archeologia e di Belle Arti di cominciare 1' opera
sua col ripigliare gli scavi interrotti. Visitata la località,
presi in affitto due tratti di terreno coltivato , e segnati i
punti estremi, si diede principio alle ricerche nei primi di
giugno 187,1., che continuarono sino alla fine di luglio. La
sorveglianza agli scavi, condotti da buon numero di lavo-
ranti, era stata affidata al p. Placido Bacco, solerte investi-
gatore di memorie storiche nelle regioni subalpine.
Ci affrettiamo a dire, che l'opera intrapresa non procurò
alla Società quell'abbondanza di monumenti ch'era lecito
sperare: lungo e faticoso era il lavoro per mettere allo sco-
perto ad una profondità non inferiore ad un metro e mezzo
gli avanzi di un'antica costruzione, che portava le traccie di
una distruzione violenta. A sospendere 1' escavazione, per
ripetuti intervalli di tempo, aggiungevasi la natura del ter-
reno, che sottostante al livello della prossimissima Dora
Riparia, per infiltramento dava facile adito alle acque dei
fossi circostanti al luogo dello scavo. Tuttavolta i tentativi

(0 Fu lodevolissimo pensiero del Municipio di Torino l'acquistare
ecitamente i marmi aviglianesi, impedendone la dispersione o il
traU0"d \\ d' là delle Alpi' Dal Museo Civico passarono quindi in
„„f 0 ella R-Università, mediante cambio di oggetti medioevali,
onsennto dal Ministero della Pubblica Istruzione.
 
Annotationen