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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 1.1875

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Vayra, Pietro: Il sarcofago d'Odilone di Mercœur nel Museo Civico di Torino
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https://doi.org/10.11588/diglit.11246#0052

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il SARCOFAGO d'ODILONE

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Nella moltitudine dei Beraldi, degli Stefani e degli Odi-
Ioni, che formicolano in queste tre genealogie, vi hanno però
due soli gruppi di tali nomi in cui la disposizione dei rap-
porti di parentela corrisponda a quella dei nostri personaggi,
senza che tuttavia la coincidenza sia perfetta.
Il primo gruppo si raccoglie attorno ad uno Stefano che
si presenta appunto rivestito delle qualità che ha avuto il
nostro, prima di prevosto di Nostra Donna di Puy e poi
di vescovo di Clermont nel 1051, quindi deposto nel 1076,
che Justel e Blondel designano solo come vescovo di Puy.
Egli ha bensì nella tavola del Baluzio un Beraldo per fra-
tello ed un Beraldo ed un Odilone per nipoti, ma anziché
aver avuto per padre Odilone ha invece un Guglielmo.
Nella seconda genealogia poi non avrebbe più ne quel fra-
tello, ne quei nipoti ; e nella terza, se questi sarebbero gli
stessi che nella prima e nei nostri documenti, gli manche-
rebbe poi un fratello e sarebbe figlio d'altro padre. Ma vi
ha un'altra ragione che rende inaccettabile la supposizione
che quel prevosto di Puy poi vescovo di Clermont s'iden-
tifichi con quello dei documenti ulciesi. I nipoti del nostro
confermavano la donazione dello zio all'abbadia di Oulx nel
1171, ora è egli ammessibile che questo l'avesse fatta, come
il documento accenna, in loro compagnia prima del 1076,
anno in cui fu deposto? Anche supponendo che all'epoca
della conferma essi avessero avuto cent'anni, come avevano
questi nipoti potuto prestare il loro consenso in un atto
nell'età di anni cinque, e poi avrebbero essi aspettato no-
vantacinque anni a ratificarlo?
Nel secondo gruppo, che ha pure a centro uno Stefano
Vescovo di Clermont, dal 1165 al 1169, troviamo maggiori
indizi d'identità col nucleo dei nostri personaggi. Le sole
differenze che vi passino consistono ìn ciò, che lo Stefano
indicato dai nostri documenti prima come prevosto di Puy
 
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