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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 1.1875

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Iscrizione astigiana esposta dal barone Vernazza
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https://doi.org/10.11588/diglit.11246#0218

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206

ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI

toriae. Il Sassi (i) nel 1746 notò che il Muratori non aveva
osservata la interpretazione datane dallo Spon, ed è la
qualifica probabile. Ma già nel 1713 il Pitisco (2) avea co-
piata dallo Spon e la iscrizione e la interpretazione. Lo
Spon ed il Pitisco furono copiati nel 1735 dagl'Inglesi edi-
tori di Roberto Stefano (3), e nel 1771 dal Forcellini (4).
Ma il marchese Maffei, maestro eccellentissimo di anti-
quaria, ben si era avveduto che la iscrizione doveva essere
copiata malamente; però la pose nella classe delle sospette (5).
Nessuna difficoltà è nelle prime due linee. Nella quarta
lo Spon aggiunse alcuni puntini dopo la parola CORNE-
LIAM, acciò s'intendesse che doveano succedere altre pa-
role. Il Muratori indovinò veramente ciò che sta nell'ori-
ginale, e scrisse CORNELIA'M; ma, introducendo una
spiegazione poco stimabile, disse che l'ultima sigla vuol dir
MARITO: donde risultava, che i puntini aggiunti dallo
Spon erano superflui; che la iscrizione era intera; e eh'è
un epitaffio di Placido, fatto da sua moglie.
Il marmo si conserva tuttora in Àsti, e basta vederlo per
conoscere che vi manca la parte inferiore. Per la qual cosa
può ben congetturarsi che Cornelia fosse figliuola di M.,
cioè di Marco; ma non possiamo sapere, ne s'ella fosse o
moglie o madre di Placido, ne con quali forinole termi-
nasse l'epitaffio. Nella parte superiore, in mezzo a due
delfini, è un basso rilievo. Ivi fu effigiato un uomo, sedente
sur uno sgabello, in atto di scardassare. In faccia gli sta

(1) Lapidimi vetustorum epigr-animata etpcriculwn animadversionnm.
Lipsia 1746. Langenheim. In-40. Pag. 73. Nel Donati. Lucca 1765. Col. 609.
(2) Lexicon antiquitatum Romanarum. V. Pectina. Refector.
(3) Roberti Stephani thesaurus linguae latinae. Londra 1734, 1735.
Harding. In-fol. Voi. 4. V. Pectina.
(4) Lexicon totins latinitatis. Padova 1771. V. Pectina.
(5) Artis criticae lapidariae. Col. 436.
 
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