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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 1.1875

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Vayra, Pietro: Avanzi di antichi castelli e di antichi monasteri raccolti nel Museo Civico di Torino
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https://doi.org/10.11588/diglit.11246#0347

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avanzi di antichi castelli e di antichi monasteri 329

Museo. Lo stemma è tagliato in arenaria, pietra del paese,
ed è tuttora assai ben conservato. Ha lo scudo della forma
di quelli detti da torneo sostenuto da due leoni con in mezzo
una stella e sopravi una ruota, con cimiero sormontato da
animale favoloso. In linguaggio araldico esso si blasonerebbe
così: di argento alla stella di rosso, caricata d'ima ruota
del campo, cimiero un basilisco ; sostegni due leoni.
Ciò basta a dimostrarci che lo stemma è dei Montafia,
feudatari del paese omonimo in cui si ergeva il loro castello
e signori d'altri luoghi nell'Astigiana. Se non che il nostro
stemma presenta alcune differenze dall'antico blasone di
questa famiglia, quale lo troviamo negli scrittori patrii di
araldica.
Monsignor Francesco Agostino della Chiesa dice : « Mon-
tafia d'Asti e di Carignano; una stella di cinque raggi,
rossa, caricata d'un crescente d'argento in campo dello
stesso » (1), ed il Conte Franchi con maggior precisione
« d'argento alla stella di rosso carica d'un crescente mon-
tante, del campo - cimiero ; un basilisco al naturale - sic
fortis in fide » (2). Nello stemma del Museo Civico troviamo
invece la ruota sostituita al crescente sulla stella e la man-
canza del motto sic fortis ecc. Ma la differenza, secondo i
dotti di araldica è facilmente spiegabile (3). L'antico blasone
dei Montafia era una semplice stella non rivoltata J^L, come
nel nostro stemma, ma diritta , ed il crescente di cui

fu caricata od anche, secondo altri esempi, sormontata

non doveva appartenere all'arma primitiva, ma essere stata

(1) Fiori di Blasoneria ecc., alla parola Montafia.
(2) Armerista delle famiglie nobili e titolate degli antichi dominii di
Casa Savoia.
(3) È sicuramente fra questi il Barone A. Manno, con cui mi sono
consultato, ed al sapere del quale rendo volentieri omaggio.
 
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