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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 1.1875

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Promis, Vincenzo: Monumento di Pietro Beggiamo nel Museo Civico di Torino
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https://doi.org/10.11588/diglit.11246#0394

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MONUMENTO DI PIETRO BEGGIAMO

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Figli a questo Beggiamo furono Francesco ed Enrico ,
vicario questi e governatore di Cuneo nel 1337 per re Ro-
berto, e sindaco in patria nel 1334. Loro contemporaneo fu
Beggiamino Beggiamo partigiano dapprima degli Angioini,
indi, quando Savigliano passò a Casa Savoia, Consigliere
di Giacomo principe d'Acaia. Si ha in pari tempo notizia
tra altri di un secondo Corrado che morì circa il 1390 la-
sciando tre figli Pietro, Tommaso e Daniele, il quale ultimo
abbracciò il sacerdozio, fu preposto all'Abbazia saviglianese
di S. Pietro, ed intervenne al Concilio di Basilea. Tommaso
continuò la famiglia, che si estinse, come sopra dissi, verso
il finir del secolo scorso. Pietro, nato sul 1374, abbracciò
dapprima la carriera militare, indi la diplomatica al servizio
dei principi d'Acaia, Amedeo e Lodovico di Savoia (1).
Come soldato si distinse in vari fatti contro i marchesi di
Saluzzo e di Monferrato sino ai primi anni del secolo XV,
poi abbandonate le armi fu dal suo signore spedito capi-
tano del popolo a Mondovì.
Inviato indi con Ottobono Bellone all'imperatore onde
concedesse privilegi a favore del nuovo studio di Torino
riesci nel suo intento, ed ottenne di più pel principe Lodo-
vico il vicariato dell'impero. In molte altre missioni si di-
stinse, quali qui non mi occorre riferire perchè già dal
Tenivelli, dal Novellis e da altri notate (2), accennerò solo

(f) Non darò una biografia di questo distinto personaggio , perchè
sufficienti paionmi quelle del Tenivelli e del Novellis. Mi limiterò
quindi a quanto basta al mio assunto. Mi si presenta però qui acconcia
l'occasione per porgere le più sentite grazie al saviglianese canonico
Casimiro Turletti, dotto ed indefesso raccoglitore di patrie memorie,
il quale mi fu largo di tutte le indicazioni che valessero a rendere
meno inesatto questo breve scritto, e che molto pure s'impegnò onde
il monumento del Beggiamo venendo ad arricchire il Civico Museo to-
rinese fosse in pari tempo sottratto ad una più o meno lontana rovina.
(2) Oltre a questi due autori ed al Della Chiesa, parlano di Pietro
Beggiamo il domenicano Luigi Maria Galateri nella sua Storia del
 
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