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dell'antica collezione Mattei (i), il quale reclina la testa
sul dosso della mano sinistra, portata sull'omero destro,
sorretto dalla solita face capovolta, su cui si appoggia. Qui,
non altrimenti, che nel monumentino di Vienna, il dio è
nudo, e alato alle spalle, e tiene — particolarità degna
di osservazione — una corona colla destra.
Dalle precedenti si differenziano l'imagine del nostro
Hypnos improntata sopra una gemma del Museo Worsle-
yano (2), che ce lo mostra colla face appoggiata su di un'ara,
e specialmente una statuetta in marmo del Museo Pio
dementino (3), la quale merita una descrizione un po'
particolareggiata. Il piccolo Nume completamente nudo,
fornito di ali agli omeri è in attitudine di solenne e quieto
riposo. I suoi occhi sono chiusi, e il capo leggiadro, sulla
sommità del quale sono riunite come in un sol nodo le
chiome distinte in piccole treccie, è dolcemente inclinato
sull'omero destro, su cui posa la manca. Lungo il fianco
destro sta la fiaccola rovesciata, cui il braccio tiene ade-
rente al corpo; e la quale il dio appoggia sopra un tronco
d'albero, che giunge un po' più in su delle ginocchia di
lui. L'espressione del volto del putto, l'atteggiamento di
tutte le sue membra, la finitezza del lavoro, probabil-
mente opera di scalpello greco, fanno del piccolo marmo
un monumento pregevolissimo.
Resta finalmente che io dica dell'ultima imagine di
questo nostro Hypnos fanciullo (imagine marmorea com-
presa fra i monumenti della collezione Giustiniani), la quale
(1) Opera citata dei Monumenti Matteiani, voi. I, tav. CVI, fig. 2.
(2) E. Quirino Visconti, Museo Worsleyano, p. rag.
(3) Voi. Ili, tav. XLV.
dell'antica collezione Mattei (i), il quale reclina la testa
sul dosso della mano sinistra, portata sull'omero destro,
sorretto dalla solita face capovolta, su cui si appoggia. Qui,
non altrimenti, che nel monumentino di Vienna, il dio è
nudo, e alato alle spalle, e tiene — particolarità degna
di osservazione — una corona colla destra.
Dalle precedenti si differenziano l'imagine del nostro
Hypnos improntata sopra una gemma del Museo Worsle-
yano (2), che ce lo mostra colla face appoggiata su di un'ara,
e specialmente una statuetta in marmo del Museo Pio
dementino (3), la quale merita una descrizione un po'
particolareggiata. Il piccolo Nume completamente nudo,
fornito di ali agli omeri è in attitudine di solenne e quieto
riposo. I suoi occhi sono chiusi, e il capo leggiadro, sulla
sommità del quale sono riunite come in un sol nodo le
chiome distinte in piccole treccie, è dolcemente inclinato
sull'omero destro, su cui posa la manca. Lungo il fianco
destro sta la fiaccola rovesciata, cui il braccio tiene ade-
rente al corpo; e la quale il dio appoggia sopra un tronco
d'albero, che giunge un po' più in su delle ginocchia di
lui. L'espressione del volto del putto, l'atteggiamento di
tutte le sue membra, la finitezza del lavoro, probabil-
mente opera di scalpello greco, fanno del piccolo marmo
un monumento pregevolissimo.
Resta finalmente che io dica dell'ultima imagine di
questo nostro Hypnos fanciullo (imagine marmorea com-
presa fra i monumenti della collezione Giustiniani), la quale
(1) Opera citata dei Monumenti Matteiani, voi. I, tav. CVI, fig. 2.
(2) E. Quirino Visconti, Museo Worsleyano, p. rag.
(3) Voi. Ili, tav. XLV.