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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 4.1883

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Bassi, Domenico: Di una statuetta del sonno che si conserva nel Regio Museo Torinese di Archeologia e del suo mito nell'antichità
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https://doi.org/10.11588/diglit.11586#0254

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archeologìa e belle arti

noscere in qual modo il Museo torinese sia giunto a pos-
sederla. Molto probabilmente, a giudicare dal suo stato di
conservazione in generale e dal corrodimento della patina,
che la riveste, in particolare, essa è, come quasi tutti i mo-
numenti antichi del medesimo genere, il provento di scavi,
e di scavi forse, anzi, oso dire, senza dubbio praticati nelle
vicinanze di Torino o almeno in Piemonte. Una cosa sola
è possibile affermare: il Museo torinese nel 1816 (1) già anno-
verava fra gli altri suoi monumenti la nostra piccola statua,
il che ci induce naturalmente a tener per certo, che essa
fu ritrovata prima del detto anno; ecco l'unica notizia si-
cura, che noi abbiamo relativa alla provenienza, intesa in
largo significato, del piccolo bronzo oggetto della mia pub-
blicazione.

Questo, come il lettore può vedere dalla fotografia, che
accompagna il mio scritto, rappresenta un Hypnos datore,
apportatore del sonno, un Hypnos vnvodóryg. Il dio è raffi-
gurato sotto le sembianze di un vago giovane sul fiore degli
anni; il suo corpo, la cui amenità nessuna veste ricopre, è
inclinato in avanti e pare che tutto graviti sulla gamba si-
nistra spinta anch'essa in avanti e leggermente posata sul
suolo, a differenza della destra, che ne è alquanto sollevata
e la cui disposizione contribuisce coll'atteggiamento di tutte
le altre membra a farci comprendere che Hypnos si è
abbandonato ad una corsa precipitosa. Le due braccia
son rotte al disopra del gomito; tuttavia dalla parte che
ancor ne rimane è facile argomentare, che il braccio si-
nistro era spinto indietro o pendeva giù lungo il fianco,
mentre il destro era un po' sollevato, anzi, partecipando al
movimento impetuoso di tutta la persona, slanciato con

(1) Nota preced.
 
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