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Caire, Pietro: Scoperte nel novarese
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ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
monete Viscontee, grossi e mezzi grossi di Azone, Luchino
e Gio. arcivescovo Visconti per Milano e Como, pochi grossi
municipali per Como rarissimi solo editi da Friedlaender,
tre o quattro mezzi grossi per Pavia inediti, pubblicati ora
dal Cav. Camillo Brambilla, e si vedono ai N. 11 e 12, Ta-
vola Vili della sua opera [Monete di Pavia raccolte e or-
dinatamente dichiarate da Camillo Brambilla. Pavia, 1883);
alcune poche d'oro per Genova e Milano pure del secolo xm.
Per cui chiaro appare che tali monete vennero nascoste sul
declinare di quel secolo e non dopo. Furono trovate nel-
l'orto di casa , spianando terreno, in piccolo vaso di terra
cotta che, secondo il solito, fu spezzato, erano da sette ad
ottocento in tutto.
L'altro di lire tornesi , se ne videro poche, ma non se
ne seppe di più, nè da chi, nè ove.trovate, nè se ve ne
erano altre.
Nel 1881 presso Borgo Vercelli, in uno scavamento di ghiaia,
fu scoperta una necropoli barbarica, più piccola sì, ma pari
a quella di Testona presso Moncalieri, coltivata e descritta
dai signori Calandra, ed i cui molti e svariati oggetti fecero
bella mostra all' Esposizione d'Arte antica a Torino nel
1880.
A pochi passi dell'abitato di Borgo Vercelli, trovaronsì
pertanto tombe fatte di lastroni di pietra ed embrici con
entrovi scheletri ed armi, scudi eguali a quelli riportati dai
signori Calandra ai N. ig e 20 della Tav. II, spade, coltel-
lacci o scramasax. lande, staffe, braccialetti e qualche mo-
nile femminile in bronzo, nessuna moneta. Le tombe fu-
rono distrutte, il materiale raccolto per utilizzarlo altrimenti,
le ossa sparse, dispersi gli oggetti. I pochi rimasti e raccolti
da uno che era il capo dei lavoranti allo scavo della ghiaia,
ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
monete Viscontee, grossi e mezzi grossi di Azone, Luchino
e Gio. arcivescovo Visconti per Milano e Como, pochi grossi
municipali per Como rarissimi solo editi da Friedlaender,
tre o quattro mezzi grossi per Pavia inediti, pubblicati ora
dal Cav. Camillo Brambilla, e si vedono ai N. 11 e 12, Ta-
vola Vili della sua opera [Monete di Pavia raccolte e or-
dinatamente dichiarate da Camillo Brambilla. Pavia, 1883);
alcune poche d'oro per Genova e Milano pure del secolo xm.
Per cui chiaro appare che tali monete vennero nascoste sul
declinare di quel secolo e non dopo. Furono trovate nel-
l'orto di casa , spianando terreno, in piccolo vaso di terra
cotta che, secondo il solito, fu spezzato, erano da sette ad
ottocento in tutto.
L'altro di lire tornesi , se ne videro poche, ma non se
ne seppe di più, nè da chi, nè ove.trovate, nè se ve ne
erano altre.
Nel 1881 presso Borgo Vercelli, in uno scavamento di ghiaia,
fu scoperta una necropoli barbarica, più piccola sì, ma pari
a quella di Testona presso Moncalieri, coltivata e descritta
dai signori Calandra, ed i cui molti e svariati oggetti fecero
bella mostra all' Esposizione d'Arte antica a Torino nel
1880.
A pochi passi dell'abitato di Borgo Vercelli, trovaronsì
pertanto tombe fatte di lastroni di pietra ed embrici con
entrovi scheletri ed armi, scudi eguali a quelli riportati dai
signori Calandra ai N. ig e 20 della Tav. II, spade, coltel-
lacci o scramasax. lande, staffe, braccialetti e qualche mo-
nile femminile in bronzo, nessuna moneta. Le tombe fu-
rono distrutte, il materiale raccolto per utilizzarlo altrimenti,
le ossa sparse, dispersi gli oggetti. I pochi rimasti e raccolti
da uno che era il capo dei lavoranti allo scavo della ghiaia,