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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 4.1883

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Claretta, Gaudenzio: I marmi scritti di Torino e Suburbio dai bassi tempi alla metà del secolo XVIII, [4]
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https://doi.org/10.11588/diglit.11586#0327

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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO

321

gittime informazioni » secondava tosto la domanda presen-
tatagli dalla prima magistratura municipale della Metropoli.
Concessa dal Comune l'opera al più valente architetto vi-
vente, Ascanio Vittozzi da Orvieto, questa veniva compiuta
nel 1607; e così ebbe origine l'odierna chiesa del Corpus
Domini la quale ha pitture di Bartolomeo Caravoglia pie-
montese, allievo del Guercino e di Domenico Olivero, tori-
nese, veridico imitatore della scuola fiamminga.

Le iscrizioni che riguardano questa chiesa sono poche, nè
di molta importanza.

Sulla pietra fondamentale l'epigrafista di Corte, Ema-
nuele Tesauro, incaricatone dal Municipio, scolpiva la se-
guente :

Memoriae Avgvstissimi Mvneris
Avgvsta Tavrinorvm sacrat
Anno MDCVI1

Sulla facciata della chiesa lo stesso dettava questa, che è la
prima delle due che ancor vi si leggono:

I.

Hic vbi profvgvm Christi Corpvs
Svbdialem sibi stationem obiter elegit

Avgvstvm hoc et mansvrvm
Nvmini domicilivm civibvs perfvgivm
Tavrinensis Avgvsta
Cisalpinos late popvlos depopvlante tabe
Pro civivm salvte devovit
Anno MDLXXXVIII

II.

D. O. M.
Avgvsta Tavrinorum ornata aede
Peractisqve solemnibvs
Anno post miracvlvm
Saecviari tertio
M. P.

21 — IV.
 
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