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Bullettino di archeologia cristiana — 2.1864

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Nr. 3 (Marzo 1864)
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Biraghi, Luigi: Risposta del ch. D. Luigi Biraghi al giornale Argus Soissonnais
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https://doi.org/10.11588/diglit.17351#0032

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— 24 —

Basii. Ambros. riclamare e opporre documenti innu-
merevoli e gravissimi: opere classiche ristampate aLeyda
sul Reno, è già un secolo e mezzo , dal Grevio nel
Thesaurus Antiq. hai. Ecco il Prefetto di questa Biblio-
teca, sig. Sassi, con grosso volume confutare tutte le
ragioni de' Brisacesi con tanta evidenza, che Daniele
Papebrochio con sua lettera che è qui in originale e
con dichiarazioni nel Supplemento all'Ada Sanctorum
ai 19 di giugno, t. 6, ni 133 attestò a tutto il mondo
che egli la dava pienamente vinta ai Milanesi. E l'opera
Acta Sanctorum è stampata ad Anversa e trovasi in
tutte le Biblioteche per chi ha voglia di conoscere la
verità. Lascio da parte altre ragioni ed altri fatti, di
cui sono pieni i libri nostrali ed esteri.

Recherò tuttavia l'autorità di uu uomo che fa a
capello al nostro caso. È questi Bencio di Alessandria,
cancelliere di Can Grande di Verona, che passò molto
tempo in Milano, in Como e in altre città lombarde,
e visse un cento anni dopo il Barbarossa. Or costui
nel suo Cronaco, il di cui originale è in questa Biblio-
teca, scritto con gran diligenza dietro le ricerche degli
Archivii, venuto a discorrere dei corpi santi che a Milano

erano a' suoi dì in venerazione , dice: « 11 corpo di
sant'Eustorgio riposa nella chiesa di lui: ivi anche si
vede l'arca grande marmorea nella quale giacquero
jacuerunt i tre gloriosi corpi de' Magi. I corpi de' santi
Gervaso e Protaso e di Marcellina, sorella del beato Am-
brogio, i corpi dei santi Nabore e Felice riposano nella
loro chiesa.... »

Che hassi dunque a conchiudere ? Che sarà avve-
nuto a Brisach come in altre chiese e di altre reliquie.
Brisach avrà avuto qualche piccola reliquia di S. Ger-
vaso e Protaso e forse qualche basilica loro intitolata:
indi, com'era la divota pratica nel medio evo, si sarà
procurato de' corpi santi, per lo più anonimi, da Roma
o da Gerusalemme: quindi a poco a poco la confu-
sione o dirci meglio, l'applicazione de' nomi noti de'due
martiri ai santi ignoti: da ultimo le leggende del Rai-
noldo e del battello fermatosi. Nel resto, ove è buona
fede, ognuno si tenga il fatto suo e le sue pie credenze.

19 Marzo 1861.

Prof. Luigi Biraghi.
Dott. della Bibl. Ambros.

Notizie

Scavi fH l'alesjrlim.

Nell'ultimo bullonino ho annunciato la scoperta di sepolcri nel principio di questo secolo (1). Or veramente l'impostore

e d'epitaffi cristiani, d'una croce d'oro, e di altre sacre me- Ligorio aveva ragione; ed è famoso il rinvenimento di molta

morie avvenuta testé in Palestrina. Benché io non abbia ancor parte dei fasti di Verrio Fiacco discavata un miglio incirca

visto colesti monumenti, pure potrò ai miei lettori dare no- fuori di Palestrina nel 1772 (2). 11 Foggini nel pubblicare

velie importanti del sito e dell'occasione del loro trovamento. quella scoperta affermò, le preziose tavole marmoree essere

Quando nel secolo XVI venne in luce dal foro romano state ritrovate nel silo medesimo, che indica Svetonio, e le
la maggior parte de' fasti c nsolari e trionfali, che chiamiamo vestigia dell'emiciclo essere visibilissime. Ora il eh. sig. dot-
capitolini, il Panvinio li giudicò opera di Verrio Fiacco ce- tor Henzen ha ottenuto di poter ritentare in quel sito uno
lebre grammatico dei tempi di Augusto, ed a quei fasti applicò scavo, nella speranza di rendere alla luce le parti, che desi-
le parole di Svetonio nel libro de illustribus grammaticis deriamo, de'fasti di Verrio Fiacco: ed ecco che in luogo di
§. XVII: statuam habet Praeneste in inferiore fori parte que' fasti sono uscite dalla terra iscrizioni cristiane, e sono
contra hemicyclium, in quo fastos a se ordinato.? et mar- apparse le vestigia d'una cristiana basilica. Che cosa dopo
moreo parieti incisos publicarat. Vero è che nelle allegate ciò si debba pensare del preteso emiciclo del Foggini, e se
parole i fasti di Verrio Fiacco sono additati in Palestrina: esso sia quello medesimo, che il Ligorio opponeva al Pan-
ma il Panvinio voleva mutare la voce Praeneste in prò Yestae, vinio nel secolo XVI, non spetta a me il dirlo; e il sig.
od in alcuna simile riferibile al foro romano. Tutto questo Henzen certamente lo dichiarerà rendendo conto del suo ten-
ò- assai noto ai cultori della profana antichità; ma non del tativo. Della cristiana basilica, che inaspettatamente ha preso
pari noto è, che Pirro Ligorio s' oppose al Panvinio soste- il luogo del celebre emiciclo di Verrio Fiacco, darò a suo
nendo, che i fasti di Verrio Fiacco erano da cercare in Pale- tempo notizie nel mio bullettino.
strina, e che ivi tuttora si vedeva l'emiciclo ricordato da Sve- ■---

tonio. Intorno al qual puntosi veggano le lettere del celebre l1) Antonii Augustini epìstolae lalinae et ilalkaenuricprimum edilae

. , • . , ri , • n • • , , i ,,.» . a Jeanne Andremo, Parinac 1804, p. 262, 267, 322; cf. praef. p. 136.

Antonio Agostino au Onolno ranvinio divulgate dal! Andres (2) v. Corpus inscr Lat T 1 p 3ii

TIPOCIUI'IA SilVICCCI
 
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