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Bullettino di archeologia cristiana — 2.1864

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Nr. 6 (Giugno 1864)
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Epitaffio degli anni 370, 373
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Una particolarità dei sarcofagi di Arles assai importante per lo studio della cristiana iconografia
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https://doi.org/10.11588/diglit.17351#0054

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ciliiienle sono fortuite e conviene tenerne conto. Perciò pel suo stile sembra appunto «Iella seconda metà del
noterò anche, che in questo piano e livello medesimo, secolo quarto. In fine osservo, che le iscrizioni ricordate
negli ultimi confini però della collina e dell'escava- nell'articolo precedente, le quali non spettano a sepolcri
zione sotterranea trovasi il prezioso arcosolio deli- sotterranei, hanno date del secolo quinto; questa, che
neato nel bullettino dello scorso Ottobre, adorno di è cemeteriale e sotterranea, appartiene al secolo quarto,
pitture ritraenti la parabola delle vergini, il mono- Così le nuove scoperte confermano sempre i limiti
gromma additato nel cielo da uno de' magi e altre cronologici delle due grandi famiglie degli epitaffi cri-
scene simboliche e bibliche; monumento insigne, che stiani di Roma.

Una particolarità dei sarcofagi di Àrles assai importatile

per lo studio della cristiana iconografìa

Fin dalla prima volta, che vidi i cristiani sarcofagi, a nulla servono. L'ultima volta, ch'io fui in Francia

ond'è si ricca la città di Arles, mi ferì l'occhio un nel 1862, pregai il lodato amico l'Abate Martigny

busto con volto di aspetto assai giovanile, che notai di farmi delineare la testa, che è sculta nel frammento

più volte ripetuto nei coperchi di quelle arche alle due conservato in Lione ; ed egli cortesemente adempì il

estremità, ove sogliono essere sculte maschere o teste mio desiderio. Il disegno fatto sotto la direzione sicura

sjmboleggianti il sole e la luna o altre simili di tipo d'un occhio sì esperto è quello, che qui divulgo nella

ideale e di carattere ornamentale. Quel busto però aveva pagina contigua n. 1 ridotto a due terzi del vero. La

l'aria d'un vero ritratto; i cui lineamenti, poco alterati città, che ha adottato sui cristiani sarcofagi l'uso di

dalla negligenza e dall' imperizia degli scultori del questo busto, è quella, che sopra ogni altro titolo si

secolo quarto, mi parevano ripetuti nei varii esempi, gloriava del suo martire Genesio, laonde Prudenzio

che nel museo d'Àrles io ne contemplava. Nel museo cantò:

d' Avignone vidi altri quattro esempi di quella lesta Tcquc praepollcns Arelas habebit

medesima collocata nella medesima guisa; un altro Sande Genesi (1).

campione ne osservai in un frammento pure dell'estre- Quel santo morì in giovane età: o basta ritlettere su
mità d'un coperchio di sarcofago nel museo lapidario queste circostanze per sentirsi nascere spontaneamente
di Lione sotto il n. 618. E poiché è noto i sarcofagi nell'animo il pensiero, che quel capo giovanile è l'im-
cristiani di quelli e d'altri musei della Francia prò- magine del celebre martire arelalense. Non chiamerò
venire in molta parte da Arles (1), vedeva chiaramente, a confronto con l'immagine sculta sui sarcofagi d'Afta
che le arche sepolcrali adorne di quel ritratto erano quella, ch'è graffila sopra un vetro cristiano col nomo
state fatte in Arles o almeno da artisti usciti dalla GENESI VS. Ivi Genesio è accompagnalo a s. Luca
scuola di quella metropoli e di quel grande centro (LVCAS); monumento singolare rinvenuto nella fine
delle arti e del commercio delle Gallie ai dì degli dello scorso secolo dall'abbate Sevcrini custode de' sa-
imperatori cristiani. Interrogai parecchi dotti archeologi cri cemeteri di Roma, il cui disegno serbato nei ma-
francesi, e tutti mi confermarono in questo pensiero. noscritti del Marini nella Vaticana ho communicato
Allora fui persuaso quel busto essere il ritratto del al eh. p. Carnicci per l'edizione dei vetri cemeteriali [ì).
celeberrimo martire di Arles s. Genesio; e questa mia Ma oltreché quelle immagini sono rozze e non hanno
opinione è stata ora accennata e pubblicamente appro- valore iconografico, il Genesio ivi elfiggiato può essere
vata dal mio amico il eh. sig. Abate Martigny nel dotto diverso dall'arelatense. Celebre è un altro Genesio
opuscolo intitolalo: Explication d'un sarcophage chré- martire romano, che mentre in sulle scene dileggiava
tien du musèe lapidaire de L\jon, Paris 1864p.21, 22. i sacri riti del battesimo di repente convertito alla fede
Laonde, poiché il punto è degno d'essere trattato con cristiana da commediante si mutò in martire (3). Il
diligenza, e può forse aprire un bel campo a nuove monumento sepolcrale di questo Genesio dai topografi
investigazioni di cristiana iconografia , ho deliberato medesimi, che sopra ho citalo , fu visto poco lungi
di pubblicare un saggio dei monumenti, sui quali è dall'agro Yerano nel cemetero di s. Ippolito insieme
fondala la mia sentenza, e di raccomandarli con poche ai sepolcri delle sante Trifonia e Cirilla, la cui storia
parole allo studio degli archeologi. dipinta nel portico laterale di s. Lorenzo nello scorso
Del busto, diche ragiono, alcuni esempi si veggono anno fu rinvenuta (4). Che se non posso proporre
nelle tavole del de Noble Lalauziòre(2), e del Millin(3):
ma que' disegni sono lanto negligenti e fallaci, che---■

(1) Perisiopk. IV, 35-30.

(2) Vedi la tav. XIX n. 5 della 2 ediz.

(3) V. oltre i martiròlogi, il Lami, Atti del martirio di s. genera
i)Eilrmgia,Lemu»éelapidairedelavilkd'Arlei,Marsàìiei837 pAT. romano coti illustrazioni e note, FirenzclTol; ed Ano, Illustrazione d'un
2] Abregé de l'histoire d'Arles, Arles 1808; tav. XXV, n. 5, 6. antico piombo del museo Borgiano appartenente a s. Genesio.

3) Voijage dans le midi de la France: tav. I.IX, ì; 1,XV, 3. (4) V. Bull. 1863 p. 40.
 
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