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Nr. 2
DOI article:Continuazione delle scoperte nel cimitero di Domitilla
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BULLETT1N0
di quel numero : imperocché del martirio di sì grande personag-
gio Eusebio non avrebbe certamente taciuto, se Bruzio glie ne
avesse dato il menomo cenno. La morte di Clemente e l'esilio
nella Pandataria di Domitilla moglie di lui furono la prossima
cagione della congiura, che tolse di vita Domiziano: un avve-
nimento di tanta importanza nella storia civile non potè essere
totalmente negletto da Bruzio. Egli, a mio credere, considerò,
come fece anche Svetonio \ la morte di FI. Clemente in re-
lazione ai sospetti politici di Domiziano; il quale avendo desti-
nato successori al trono i figliuoli di Clemente e di Domitilla,
concepì ombra dei genitori. Quest'ombra, chiamata da Svetonio
tenuissima suspicio, fu creduta la cagione, che mosse Domi-
ziano alla condanna dei nobilissimi conjugi cristiani. Il titolo
della condanna rivelatoci da Dione fu veramente l'accusa di
ateismo e di giudaismo, per la quale altri molti allora furono
condannati; l'accusa, cioè, di professione cristiana. Bruzio cro-
nografo però di ciò tacque, come Svetonio; o lo accennò in modo
oscurissimo. Egli adunque non parlò di Clemente e di Domi-
tilla sua moglie nell'articolo relativo alla persecuzione domi-
zianea, che ci è stato conservato od epilogato da Eusebio e da
Maiala. Laonde la Domitilla nipote di Clemente in quell'arti-
colo ricordata è veramente diversa dalla Domitilla moglie di
Clemente ; la cui condanna all' isola Pandataria è inseparabile
dalla menzione della morte del marito e della congiura, che
liberò il mondo romano dalla tirannia di Domiziano.
Ho accennato la sostanza dell'argomentazione , che chia-
risce come e perchè le parole a noi pervenute dello storico
Bruzio non parlano della maggiore delle due Domitille esiliate
per la fede cristiana. Potrei svolgere il discorso ed illustrarlo,
discutendo le notizie di fonte cristiana, e cercando di discernere
il vero dal falso negli apocrifi ; che le odierne scoperto ed il su-
1 V. Sveton. in Domil. c. 15.
BULLETT1N0
di quel numero : imperocché del martirio di sì grande personag-
gio Eusebio non avrebbe certamente taciuto, se Bruzio glie ne
avesse dato il menomo cenno. La morte di Clemente e l'esilio
nella Pandataria di Domitilla moglie di lui furono la prossima
cagione della congiura, che tolse di vita Domiziano: un avve-
nimento di tanta importanza nella storia civile non potè essere
totalmente negletto da Bruzio. Egli, a mio credere, considerò,
come fece anche Svetonio \ la morte di FI. Clemente in re-
lazione ai sospetti politici di Domiziano; il quale avendo desti-
nato successori al trono i figliuoli di Clemente e di Domitilla,
concepì ombra dei genitori. Quest'ombra, chiamata da Svetonio
tenuissima suspicio, fu creduta la cagione, che mosse Domi-
ziano alla condanna dei nobilissimi conjugi cristiani. Il titolo
della condanna rivelatoci da Dione fu veramente l'accusa di
ateismo e di giudaismo, per la quale altri molti allora furono
condannati; l'accusa, cioè, di professione cristiana. Bruzio cro-
nografo però di ciò tacque, come Svetonio; o lo accennò in modo
oscurissimo. Egli adunque non parlò di Clemente e di Domi-
tilla sua moglie nell'articolo relativo alla persecuzione domi-
zianea, che ci è stato conservato od epilogato da Eusebio e da
Maiala. Laonde la Domitilla nipote di Clemente in quell'arti-
colo ricordata è veramente diversa dalla Domitilla moglie di
Clemente ; la cui condanna all' isola Pandataria è inseparabile
dalla menzione della morte del marito e della congiura, che
liberò il mondo romano dalla tirannia di Domiziano.
Ho accennato la sostanza dell'argomentazione , che chia-
risce come e perchè le parole a noi pervenute dello storico
Bruzio non parlano della maggiore delle due Domitille esiliate
per la fede cristiana. Potrei svolgere il discorso ed illustrarlo,
discutendo le notizie di fonte cristiana, e cercando di discernere
il vero dal falso negli apocrifi ; che le odierne scoperto ed il su-
1 V. Sveton. in Domil. c. 15.