Bullettino di archeologia cristiana (3.Ser.5.1880)

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BULLETTINO

L’ABSIDE DELLA BASILICA SEVERIANA DI NAPOLI.

Severo, santissimo vescovo della chiesa napoletana, la resse
per quarantasei anni, due mesi ed undici giorni; tra la seconda
metà del secolo quarto e gii inizi! del quinto, e precisamente
dal 366 al 412 o 413 \ Contemporaneo di Damaso, di Ambro-
gio, di Paolino il Nolano, gareggiò con essi nel dotare la sua
chiesa di sacri monumenti: quattro basiliche da lui costruite
annovera Giovanni diacono nel Chronicon episcoporum s. eccle-
siae Neapolitanae \ Non sappiamo gli anni precisi dei singoli
edifici: il più grande o sontuoso fu quello, che dal nome del
fondatore fu detto basilica severiana; dal citato Giovanni magni-
* fìcata come fabbrica mirifiche operationis. Da quanto poi dirò
mi sembra raccogliersi cotesta basilica essere stata compiuta
nel secolo quinto, verso la fine del lungo pontificato di Severo.
Circa il 402 egli dovette ricorrere, per non sappiamo quale suo
bisogno, o sottostare al giudizio di Decio prefetto di Roma; se
è vero che di lui parli Simmaco nell’ epistola 51 del libro
settimo 3. Imperocché il famoso senatore pagano quivi racco-
manda a Decio un Severo vescovo omnium sectarum attesta-
tione laudabilem. La citata lettera è posta tra quelle, che Sim-
maco scrisse quando nella prefettura di Roma al genero di lui

' V. Acta ss. 30 Apr. p. 767; Ugbelli, /lai. sacra T. VI p. 46, 59; Tille-
mont, Hist. eccl. T. X p. 253; e specialmente il eh. D. Ant. Trama, Dell’unico
vescovo per nome Massimo nella serie dei vescovi di Napoli p. 12, 13.

5 Muratori, Script, rer. ital. T. I P. II p. 293, 294.

* V. Tillemont, 1. c.; Mazochi, Kal. neap. p. 258.