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Bayardi, Ottavio Antonio
Prodromo Delle Antichità d'Ercolano (Band 1) — Neapel, 1752 [Cicognara, 2649-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.4012#0006
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ENTRE che il RE Cristianissimo
colla forza delle armi va conqui-
stando nuove Citta , e che dilata
i confini della vasta sua Monar-
chia , V. M. stende sotto terra
le propie conquiste. Non cadde
giammai in capo ad Alessandro
Macedone 5 a cui dispiaceva che
l'estensione del nostro Globo non
forsè un termine ballante all'esterminate lue idee,
e che nuovi Mondi da conquistare andavafì im-
maginando , che la terra averle ad aprire il suo
seno per offerirgli nuovi Imperj, di cui non era
capace la di lei superficie 5 che aveva già con
l'animo soggiogata. La Divina Provvidenza è
stata più favorevole alla M. V. , il ài cui do-
minio stende nelle viscere della Terra , men-
tre sopra di essa lo va dilatando al rimanen-
; te
 
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