ARCHEOLOGICA COMUNALE
185
DI UNA ANTICA BASE MARMOREA.
CON RAPPRESENTANZE DEL NILO
(Tav. XIV, XV, XVI)
Il monumento che io ora prendo a dichiarare, e di cui offro
una esatta riproduzione fototipica alle Tav. XIV-XVI, tornò in
luce nel mese di ottobre del corrente anno, mentre facevansi le
fondamenta del muro di prospetto del nuovo palazzo dell'Espo-
sizione di Belle Arti, presso la chiesa di s. Vitale. Venne esso
raccolto in fra le terre di scarico, alla profondità di m. 8 dal
piano attuale, e di m. 12 dal piano della via Nazionale, nella
vicinanza di un antico muro di cattiva opera laterizia ', e dovè
senza fallo essere stato colà trasportato d'altronde. Scolpito in
candidissimo marmo pario e di forma cilindrica, panni molto
verisimile che il nostro monumento abbia servito a sostenere
un candelabro del pari marmoreo 2, anziché un sacro donarlo,
o qualsiasi altra cosa, siccome taluno potrebbe pur pensare,
confacendosi, secondo me, la sua forma alquanto rigonfia nel cen-
tro, più che ad altro, ad una base di candelabro. Tale base è all'in-
giro abbellita di bassirilievi, per mala sorte assai danneggiati e
corrosi, forse dalla qualità della terra, entro cui giacquero per
lunga serie di anni. Di maniera che non riesce facile il giudicare
1 Le "altre scoperte avvenute nella medesima area, come la scala di-
pinta, i pavimenti di terracotta, gli utensili di bronzo, distavano dal sopra
indicato luogo circa trenta metri, e la profondità era maggiore di oltre due
metri. Queste scoperte sono descritte alla fine del presente fascicolo.
J Altezza m. 0,37; diametro m. 0,33. Fu la detta base ne' tempi posteriori
cavata e capovolta, molto verisimilmente per servire all'uso di mortaio.
185
DI UNA ANTICA BASE MARMOREA.
CON RAPPRESENTANZE DEL NILO
(Tav. XIV, XV, XVI)
Il monumento che io ora prendo a dichiarare, e di cui offro
una esatta riproduzione fototipica alle Tav. XIV-XVI, tornò in
luce nel mese di ottobre del corrente anno, mentre facevansi le
fondamenta del muro di prospetto del nuovo palazzo dell'Espo-
sizione di Belle Arti, presso la chiesa di s. Vitale. Venne esso
raccolto in fra le terre di scarico, alla profondità di m. 8 dal
piano attuale, e di m. 12 dal piano della via Nazionale, nella
vicinanza di un antico muro di cattiva opera laterizia ', e dovè
senza fallo essere stato colà trasportato d'altronde. Scolpito in
candidissimo marmo pario e di forma cilindrica, panni molto
verisimile che il nostro monumento abbia servito a sostenere
un candelabro del pari marmoreo 2, anziché un sacro donarlo,
o qualsiasi altra cosa, siccome taluno potrebbe pur pensare,
confacendosi, secondo me, la sua forma alquanto rigonfia nel cen-
tro, più che ad altro, ad una base di candelabro. Tale base è all'in-
giro abbellita di bassirilievi, per mala sorte assai danneggiati e
corrosi, forse dalla qualità della terra, entro cui giacquero per
lunga serie di anni. Di maniera che non riesce facile il giudicare
1 Le "altre scoperte avvenute nella medesima area, come la scala di-
pinta, i pavimenti di terracotta, gli utensili di bronzo, distavano dal sopra
indicato luogo circa trenta metri, e la profondità era maggiore di oltre due
metri. Queste scoperte sono descritte alla fine del presente fascicolo.
J Altezza m. 0,37; diametro m. 0,33. Fu la detta base ne' tempi posteriori
cavata e capovolta, molto verisimilmente per servire all'uso di mortaio.