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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 16.1888

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Nr. 9-10
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Tomassetti, Giuseppe: Notizie del movimento edilizio della città in relazione con l'archeologia e con l'arte, [5]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13630#0417
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in relazione con Varcheologia e Varie

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zione. Di questa, come di cosa non mai descritta, dirò due parole.
È un edifizio regolare di tre piani, con un mezzado inferiore (forse
in origine eran due piani), con quattro fenestre in facciata ed una
porta, le une e l'altra rettilinee, ornate con istipiti e tettoie di
marmo. Lo stile del primo piano è il più ricco per quell'età; e la
decorazione non è perfettamente identica in tutte le fenestre, man-
cando in alcuna qualche linea, che v'è in altre, oltre gli ovoli coi
fogliami intermedi e colle fuseruole. Nel mezzo degli architravi ò
scolpito lo stemma dei Pichi entro una ghirlanda. Nel fregio degli
architravi stava incisa la iscrizione ; e neppur questa è identica.
Nella prima fenestra verso levante si legge : DEPICH IS (paleo-
grafia di stile romano); nelle due seguenti si legge: CECHOLVS
DE PlChfl Is (i due nessi finali comprendono evidentemente l'uno
CH, l'altro IS) ; la quarta non offre più la iscrizione, perchè l'archi-
trave fu rimosso nel 1848, in occasione di ristami. Nel centro del-
l'architrave del portone è scolpito lo stemma, ora abraso, entro co-
rona di lauro. Il fregio di esso è formato da cinque testine in rilievo,
l'una muliebre, le altre di giovani uomini con acconciatura di ca-
pelli ed accessori propri dell'epoca (sono forse i ritratti di fami-
glia), e sulle teste passano festoni ornamentali. Il portone stesso
di legno, nella parte superiore è ancora l'antico, e presenta in
ambe le imposte lo stemma, metà nell'una e metà nell' altra. Lo
stemma medesimo si vede nel centro della vòlta, a botte, dell'an-
drone, in una conchiglia circondata da corona ; si vede nell'archi-
trave di tre porte minori nell'androne stesso, e quello a destra in
fondo è di squisito lavoro. Lo stemma è sempre identico, cioè una
colonnina ionica sostenente due archi, di cui sono accennate le curve
a destra e a sinistra ; una rosa è scolpita nel vano sovrastante al
capitello ; due piche campeggiano, ciascuna sotto una delle curve,
col corpo verso l'esterno e la testa verso la colonna. Il cortile era
più vasto dell'odierno eh'è stato limitato da muri del vicino pro-
prietario ; forse quando i fratelli Rondoni costruirono quel contiguo
palazzo (ora Poi chi), alla cui origine appartiene ima tradizione con-
 
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