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Di una nuova pianta prospettica di Roma
Mantova : il quadro di Francoforte mostra chiaramente, sulla fac-
ciata nord del palazzo, l'ingresso alla Scala Santa, e dinanzi ad
esso la statua equestre di Marco Aurelio (I). Nel tratto delle
mura manca l'indicazione della porta S. Giovanni ; a destra del
campanile della basilica è segnata la porta Latina.
Partendo dal Battisterio Lateranense è tracciata una strada
(non più. riconoscibile sulla tela Mantovana) che non può essere
altra che la celebre via maior, la quale passando sotto Yarcus
Basìlidis scendeva alla vallata fra il Celio e l'Esquilino, e lasciava
a sinistra la chiesa dei SS. Quattro Coronati, a destra quella di
S. Clemente (2). Sopra Yarcus Basìlidis è effigiato l'ospedale
Lateranense, e più a destra la chiesa rotonda di S. Stefano ; al
termine degli acquedotti la chiesa dei ss. Giovanni e Paolo. Di
sopra si vede, accanto alla porta Latina, la basilica di S. Gio-
vanni, poi la chiesa di S. Sisto vecchio: e nel tratto delle
mura la porta Ostiense con la piramide di C. Cestio.
All'effigie del monte Testacelo, di cui è conservato sulla
tela Mantovana soltanto il contorno ed il nome, il pittore del
panorama di Francoforte aggiunge un particolare che deve essere
menzionato a titolo di curiosità. Nell'interno del monte, cioè, egli
dipinge parecchi vasi, con molto rilievo d'oro : allusione non dubbia
(*) Sopra il posto occupato da questa statua nel medio evo si veda, oltre
all'opera insigne del Eohault de Fleury (le Latran au moyen-dge p. 149.
254. 255) un articolo interessante del prof. I. Springer (Festgaben fùr An-
ton Springer, Berlin 1884 p. 221-230); in quest'ultima sono pubblicati
due disegni di Martino Heemskerck ritraenti più fedelmente di ogni altro
lo stato degli edifizj Lateranensi circa il 1534. Se fosse certo che il posto
medievale della statua, presso il puteus perpulcher di Clemente terzo (1187-
1190) fosse lontano dalla Scala Santa, e che il bronzo sotto Sisto IV, nel
1473 e 1474, non sia stato soltanto ristaurato ma anche mosso dal suo posto
(E. Muntz les arts à la cour des papes 2,84. 85; de Rossi Bull, comun. 1886
p. 348 sg.) ne risulterebbe un termine cronologico prezioso per la esecuzione
della nostra pianta: ma l'istesso Rohault de Fleury confessa che le testi-
monianze antiche ci lasciano gravi dubbi su questo riguardo.
(2) Cf. Lanciani l'itinerario di Einsiedlen e Vordine di Benedetto Ca-
nonico p. 102-105 (Mon. antichi dei Lincei I, 3, p. 534-537).
Di una nuova pianta prospettica di Roma
Mantova : il quadro di Francoforte mostra chiaramente, sulla fac-
ciata nord del palazzo, l'ingresso alla Scala Santa, e dinanzi ad
esso la statua equestre di Marco Aurelio (I). Nel tratto delle
mura manca l'indicazione della porta S. Giovanni ; a destra del
campanile della basilica è segnata la porta Latina.
Partendo dal Battisterio Lateranense è tracciata una strada
(non più. riconoscibile sulla tela Mantovana) che non può essere
altra che la celebre via maior, la quale passando sotto Yarcus
Basìlidis scendeva alla vallata fra il Celio e l'Esquilino, e lasciava
a sinistra la chiesa dei SS. Quattro Coronati, a destra quella di
S. Clemente (2). Sopra Yarcus Basìlidis è effigiato l'ospedale
Lateranense, e più a destra la chiesa rotonda di S. Stefano ; al
termine degli acquedotti la chiesa dei ss. Giovanni e Paolo. Di
sopra si vede, accanto alla porta Latina, la basilica di S. Gio-
vanni, poi la chiesa di S. Sisto vecchio: e nel tratto delle
mura la porta Ostiense con la piramide di C. Cestio.
All'effigie del monte Testacelo, di cui è conservato sulla
tela Mantovana soltanto il contorno ed il nome, il pittore del
panorama di Francoforte aggiunge un particolare che deve essere
menzionato a titolo di curiosità. Nell'interno del monte, cioè, egli
dipinge parecchi vasi, con molto rilievo d'oro : allusione non dubbia
(*) Sopra il posto occupato da questa statua nel medio evo si veda, oltre
all'opera insigne del Eohault de Fleury (le Latran au moyen-dge p. 149.
254. 255) un articolo interessante del prof. I. Springer (Festgaben fùr An-
ton Springer, Berlin 1884 p. 221-230); in quest'ultima sono pubblicati
due disegni di Martino Heemskerck ritraenti più fedelmente di ogni altro
lo stato degli edifizj Lateranensi circa il 1534. Se fosse certo che il posto
medievale della statua, presso il puteus perpulcher di Clemente terzo (1187-
1190) fosse lontano dalla Scala Santa, e che il bronzo sotto Sisto IV, nel
1473 e 1474, non sia stato soltanto ristaurato ma anche mosso dal suo posto
(E. Muntz les arts à la cour des papes 2,84. 85; de Rossi Bull, comun. 1886
p. 348 sg.) ne risulterebbe un termine cronologico prezioso per la esecuzione
della nostra pianta: ma l'istesso Rohault de Fleury confessa che le testi-
monianze antiche ci lasciano gravi dubbi su questo riguardo.
(2) Cf. Lanciani l'itinerario di Einsiedlen e Vordine di Benedetto Ca-
nonico p. 102-105 (Mon. antichi dei Lincei I, 3, p. 534-537).