del secolo XV
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alla vecchia tradizione popolare, espressa così dal contemporaneo
Ottavio Cleofilo (1473) : is mons ex vasiSj quibus olim exterae
gentes tributa Romam devehebant, coacervatus fertur
Nella parte centrale, torreggia la mole dell'anfiteatro Flavio,
con a destra l'arco di Costantino: sopra di questo, gli avanzi
delle terme Antoniane, corrispondenti per i particolari al disegno
Mantovano, ma alquanto spostati per il sopradetto cambiamento
di prospettiva. Le terme cioè compariscono a destra del Testacelo,
mentre dovrebbero stare a sinistra. Similmente l'edifizio a sini-
stra del Colosseo, con due archi nella faccia lunga e coperto a
volta, che dal confronto del panorama di Mantova si riconosce
essere le Capocce (le ' Sette Sale ' delle Terme di Tito), non è
soltanto ingrandito considerevolmente nelle proporzioni, ma anche
trasportato ad occidente delle terme stesse, mentre dovrebbe
stare ad oriente. La chiesa rappresentata sotto gli avanzi delle
terme Traiane alla estremità dell'acquedotto della Marcia-Tepida -
Giulia è S. Pietro in Vincoli, col porticato di cinque archi
dinanzi (sono sei per isbaglio sulla tela Mantovana).
Fra l'acquedotto della Griulia-Marcia e le mura della città
si riconosce il ninfeo detto ' le Gralluzze ' dal volgo, ' Basilica
Gai et Luci ' dagli eruditi del quattrocento. Fra esso e la porta
Maggiore è disegnato nelle rovine di antiche macerie, un obe-
lisco rotto in più pezzi. Quest'obelisco non è indicato nel pano-
rama di Mantova, nè da alcun'altra fonte viene accertata l'esi-
stenza di un tale monumento in queste vicinanze. Ma il pro-
blema credo si scioglie facilmente. Fuori di porta Maggiore, nella
vigna che fu nel secolo XV dei Saccocci, e in quello scorso dei
Ciogni giacevano fra le rovine di un ' circo ', che gli astigrafl
si compiaciono a dire ' Variano ' oppure ' di Elagabalo ', i fram-
menti di un obelisco, dei quali il maggiore fu nel secolo XVII
trasportato nel cortile del palazzo Barberini, e dopo molte vicende
0) Marini iscr. dollari 409 n. 21 ed. de Rossi.
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alla vecchia tradizione popolare, espressa così dal contemporaneo
Ottavio Cleofilo (1473) : is mons ex vasiSj quibus olim exterae
gentes tributa Romam devehebant, coacervatus fertur
Nella parte centrale, torreggia la mole dell'anfiteatro Flavio,
con a destra l'arco di Costantino: sopra di questo, gli avanzi
delle terme Antoniane, corrispondenti per i particolari al disegno
Mantovano, ma alquanto spostati per il sopradetto cambiamento
di prospettiva. Le terme cioè compariscono a destra del Testacelo,
mentre dovrebbero stare a sinistra. Similmente l'edifizio a sini-
stra del Colosseo, con due archi nella faccia lunga e coperto a
volta, che dal confronto del panorama di Mantova si riconosce
essere le Capocce (le ' Sette Sale ' delle Terme di Tito), non è
soltanto ingrandito considerevolmente nelle proporzioni, ma anche
trasportato ad occidente delle terme stesse, mentre dovrebbe
stare ad oriente. La chiesa rappresentata sotto gli avanzi delle
terme Traiane alla estremità dell'acquedotto della Marcia-Tepida -
Giulia è S. Pietro in Vincoli, col porticato di cinque archi
dinanzi (sono sei per isbaglio sulla tela Mantovana).
Fra l'acquedotto della Griulia-Marcia e le mura della città
si riconosce il ninfeo detto ' le Gralluzze ' dal volgo, ' Basilica
Gai et Luci ' dagli eruditi del quattrocento. Fra esso e la porta
Maggiore è disegnato nelle rovine di antiche macerie, un obe-
lisco rotto in più pezzi. Quest'obelisco non è indicato nel pano-
rama di Mantova, nè da alcun'altra fonte viene accertata l'esi-
stenza di un tale monumento in queste vicinanze. Ma il pro-
blema credo si scioglie facilmente. Fuori di porta Maggiore, nella
vigna che fu nel secolo XV dei Saccocci, e in quello scorso dei
Ciogni giacevano fra le rovine di un ' circo ', che gli astigrafl
si compiaciono a dire ' Variano ' oppure ' di Elagabalo ', i fram-
menti di un obelisco, dei quali il maggiore fu nel secolo XVII
trasportato nel cortile del palazzo Barberini, e dopo molte vicende
0) Marini iscr. dollari 409 n. 21 ed. de Rossi.