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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 21.1893

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Nr. 2
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Tomassetti, Giuseppe: Della marrana di S. Giovanni e delle scoperte avvenute a Romavecchia
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https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0079
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e delle scoperte avvenute a Romavecchia

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attraverso la Marrana, percorre in senso obliquo alla yia Tuscu-
lana moderna le successive tenute, finché, poco dopo il bivio della
Tusculana con la via di Grottaferrata, coincide con questa se-
conda (presso il Casalottó), e non se ne discosta che per entrare
nella valle latina della Molara. Calcolando la distanza del ca-
sale di Romavecchia, non dalla porta Latina del recinto Aure-
lianèo, ma dalla gola del Celio, ove dovette aprirsi la rispettiva
porta nel recinto Serviano, possiamo fissare tra il quarto ed il
quinto miglio il punto delle nostre ricerche. La via Latina fu
di quelle più ricche di sepolcri e di ville suburbane nell'età
pagana, di cimiteri e chiese nell'età cristiana. Io non sento il
dovere di fare una digressione.su cose, che gli archeologi sanno
a memoria; soltanto ricorderò la magnificenza dei due grandi
aquedotti, della Marcia cioè (contenente anche le acque Tepula e
Giulia) e della Claudia (conducente anche l'Àniene Nuova), i
quali ora fiancheggiavano ed ora intersecavano la via Latina,
secondo le successive condizioni del suolo primitivo Il casale
di Romavecchia è costruito in mezzo ai due aquedotti, dei quali
rimangono avanzi considerevoli, tanto, cioè, di quello della Marcia
a destra di chi si volge verso Roma, quanto, e più considerevoli,
di quello della Claudia dalla parte sinistra. La Marrana scorre
in linea serpeggiante verso il casale,, e giunta innanzi ad esso,
torce ricisamente verso la destra di chi guarda Roma, per poi
riprendere la via diretta. Un moderno ponticello cavalca questo
rivo, che è sempre nutrito d'acqua, sia perchè ha una sorgente
perpetua, sia perchè ha piccoli ma numerosi confluenti. Poiché
una delle cose scoperte ora in questo luogo si riferisce diretta-
mente a questo ruscello, mi credo obbligato a riepilogarne la
storia, con tanto maggiore utilità, quanto più essa è difficile ed
oscura, e può dalla scoperta nostra essere in parte rischiarata.
Questo rivo ha origine nella valle della Molara, a 17 miglia

(') Lanciarti R1., I Comentarii di Frontino intorno le acque e gli aque-
dotti, R. 1880, pag. 147, 148.
 
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