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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 21.1893

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De Rossi, Giovanni Battista; Gatti, Giuseppe: Miscellanea di notizie bibliografiche e critiche per la topografia e la storia dei monumenti di Roma, [7]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0207
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per la topografia e la storia dei monumenti di Roma

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le grosse pietre accumulate in piazza degli Altieri innanzi
al 1541.

Cotesto muraglione aveva la sua continuazione sotto le case
contigue al palazzo dei Cesarmi presso s. Nicola del medesimo
nome. Flaminio Vacca (meni. n. 20, edizione Schreiber) scrisse:
« dietro al palazzo del sig. Giuliano Cesarino ho visto un tempio
antico di forma tonda con colonne di peperino : credo fussero
« coperte di stucchi (!). Vi sono ancora gran muraglie di quadri
« pur di peperino; gran edificio mostra certamente essere stato:
« vi sono molte cantine ; si vede che seguita la medesima fab-
- brica ». La contrada dei Cesarmi nel medio-evo diceasi Cal-
cararium e videa Thedemariae (2); e la denominazione Calca-
rarium o Calcarara si estendeva dalle vicinanze del circo Fla-
minio, cioè dalla piazza dell'Olmo, s. Lucia de' Ginnasi e luoghi
circonvicini, all'odierna chiesa delle Stimate, che dapprima fu
appellata dei ss. Quaranta in Calcarari (3). Cotesta contrada e
descritta in un istromento dell'anno 1286 (4). Il tempio rotondo
sopra accennato nell'ultimo periodo del medio-evo era appellato
templum Veneris iti calcarario. L' anonimo Magliabecchiano
scrisse: ad calcari fuit templum Veneris, ubi adirne apparent
vestigia et epitakium (5). IVepitàphium, cioè l'iscrizione di co-
testo tempio, accennata come tuttora esistente al principio del
sec. XV dal predetto anonimo, ci è stata trasmessa soltanto da
Cola di Eienzo nel taccuino preparatorio della sua silloge, una
cui copia abbiamo riconosciuto nel codice Barberiniano XXX, 25

(') Questo tempio rotondo tuff ora esiste nel cortile del chiostro di
s. Nicolò a' Cesarmi.

I2) V. Galletti, Primicerio pag. 258.

(3) V. l'iscrizione presso Forcella, Iscrizioni delle chiese di Roma
IV n. 1144: cf. Jordan, Topographie tom. I pag. XV, XVII, 65; II pag. 419.

(4) Neil1 archivio di s. Maria in via Lata, originale in pergamena
n. 115, copia presso il Galletti cod. Vat. 8044 f. 47.

(3) V. Urlichs, Codex Urbis Romae topographicus p. 164.
 
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