Gli scavi recenti nel Foro Romano
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« Gli scavi non ci ridaranno il Foro dell'epoca repubblicana,
il centro di tutta la vita di allora, il centro dei pensieri e delle
azioni dei Komani : nè ci ridaranno il Toro dell'epoca imperiale
coi suoi templi ed i suoi edifìzi sontuosi. Non ci ritroveremo,
come il personaggio di Plauto, il luogo degli spergiuri, il tri-
bunale sul comizio, nè intatti quei rostri, dove l'uomo mendace
e glorioso arringava il popolo, nè quelle altre parti, dove si
addensava la folla di politicanti, di oziosi, di venditori, di ciar-
latani, di facili donnine. Non rivedremo nè il Foro dove si fab-
bricavano i destini immortali di Roma, nè quello dove si traf-
ficava denaro ed amore. Di troppe vicende quel luogo fu testimone
e spesso vittima, in tanti secoli di storia, quando accanto ai
templi pagani sorsero le chiesette cristiane, quando i baroni vi
alzarono le loro torri munite, quando Carlo V trionfatore lo
percorse, quando purtroppo vi si aprì la cava di marmi per ab-
bellire i nuovi palazzi principeschi e le nuove ardite chiese,
quando ingloriosamente il Foro divenne il romantico Campo
Vaccino, per ritornare così quasi alle sue origini:
.....ad iecta subibant
pauperis Evandrì passimque armenta videbant
Romanoque foro et lautis mugire Carinis.
« E impossibile non ripensare a tutto ciò, quando si con-
templa il Foro, tentando di ridar vita agli avanzi, troppo miseri,
New tales of old Rome (1901) e i suoi rapporti neWAthenaeum ; la seconda
edizione della Topographie del Richter (1902); la seconda edizione di
L. Borsari, Le Forum, Romain selon les dernières fouilles, e la seconda
edizione del Forum Romain del Thédénat.
Le altre pubblicazioni citerò man mano a loro posto.
Particolari ringraziamenti debbo, per gli aiuti datimi, al prof. Gatti
e specialmente all'amico Boni, che, oltre a fornirmi preziose notizie, ha
messo con molta cortesia a mia disposizione piante e fotografìe. Ringrazio
pure il prof. Hiilsen, per aver permesso di adoperare in questa pubblica-
zione alcune illustrazioni della sua monografia.
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« Gli scavi non ci ridaranno il Foro dell'epoca repubblicana,
il centro di tutta la vita di allora, il centro dei pensieri e delle
azioni dei Komani : nè ci ridaranno il Toro dell'epoca imperiale
coi suoi templi ed i suoi edifìzi sontuosi. Non ci ritroveremo,
come il personaggio di Plauto, il luogo degli spergiuri, il tri-
bunale sul comizio, nè intatti quei rostri, dove l'uomo mendace
e glorioso arringava il popolo, nè quelle altre parti, dove si
addensava la folla di politicanti, di oziosi, di venditori, di ciar-
latani, di facili donnine. Non rivedremo nè il Foro dove si fab-
bricavano i destini immortali di Roma, nè quello dove si traf-
ficava denaro ed amore. Di troppe vicende quel luogo fu testimone
e spesso vittima, in tanti secoli di storia, quando accanto ai
templi pagani sorsero le chiesette cristiane, quando i baroni vi
alzarono le loro torri munite, quando Carlo V trionfatore lo
percorse, quando purtroppo vi si aprì la cava di marmi per ab-
bellire i nuovi palazzi principeschi e le nuove ardite chiese,
quando ingloriosamente il Foro divenne il romantico Campo
Vaccino, per ritornare così quasi alle sue origini:
.....ad iecta subibant
pauperis Evandrì passimque armenta videbant
Romanoque foro et lautis mugire Carinis.
« E impossibile non ripensare a tutto ciò, quando si con-
templa il Foro, tentando di ridar vita agli avanzi, troppo miseri,
New tales of old Rome (1901) e i suoi rapporti neWAthenaeum ; la seconda
edizione della Topographie del Richter (1902); la seconda edizione di
L. Borsari, Le Forum, Romain selon les dernières fouilles, e la seconda
edizione del Forum Romain del Thédénat.
Le altre pubblicazioni citerò man mano a loro posto.
Particolari ringraziamenti debbo, per gli aiuti datimi, al prof. Gatti
e specialmente all'amico Boni, che, oltre a fornirmi preziose notizie, ha
messo con molta cortesia a mia disposizione piante e fotografìe. Ringrazio
pure il prof. Hiilsen, per aver permesso di adoperare in questa pubblica-
zione alcune illustrazioni della sua monografia.