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Gli scavi recenti nel Foro Romano
che affaticano e dottrina ed immaginazione » {Fanfulla della
Domenica, 9 aprile 1899).
Eppure, se non è ritornato ai nostri occhi nè il Poro dei
primi tempi, nè quello repubblicano, nè quello dell'alto impero,
sono tornati in luce tanti avanzi insperati di tante epoche, che
permettono di averne per certo un concetto più esatto e più
chiaro.
« È da considerare, dice l'Hùlsen, speciale fortuna, che
l'architetto Giacomo Boni, chiamato a dirigere i lavori, porti
nell'eseguire il suo compito piena intelligenza, energia insolita
e instancabile attività ».
« Il Boni — scrivevo nel Fanfulla della Domenica, del
13 maggio 1900 — ha applicato in questo scavo su vasta scala
il metodo che altrove ha dato sempre grandi risultati, di non
accontentarsi cioè di sterrare; ma di esplorare, di esplorare con
attenzione i diversi strati archeologici È l'applicazione del
metodo storico allo scavo, quel metodo che fa studiare la storia
nella evoluzione, che di ciascun'epoca e di ciascun fatto ricerca
la genesi, lo svolgimento, la fine.
« Che il Boni fosse l'uomo adatto a ciò, doveva a priori
essere cosa certa per chiunque conoscesse non solo la sua dot-
trina, ma anche i suoi lavori precedenti. Ho sott' occhio un suo
rapporto sui fondamenti del campanile di Venezia, pubblicato nel
Filotecnico nel 1887; si riferisce ad uno scavo fatto da lui nel
(') Vedi l'articolo del Boni stesso : Il metodo negli scavi archeologici
(Nuova Antologia, 16 luglio 1901). — La scelta del Boni sarà sempre
titolo di onore per l'on. ministro Baccelli, che ha avuto fiducia in lui,
apprezzato più che altro dagli amici, ignoto ai più. Seriamente anche dopo
le sue prime pubblicazioni si potè invitarlo a « citare i nomi di coloro che
lo hanno più efficacemente potuto aiutare nell'esame e nello studio delle
cose che escono dalla sua competenza! » Eppure se v'ha uomo, che fa
proprio da sè, è appunto il Boni, cui deve spettare così la completa re-
sponsabilità dei lavori, come il merito di avere degnamente corrisposto alla
fiducia accordatagli.
Gli scavi recenti nel Foro Romano
che affaticano e dottrina ed immaginazione » {Fanfulla della
Domenica, 9 aprile 1899).
Eppure, se non è ritornato ai nostri occhi nè il Poro dei
primi tempi, nè quello repubblicano, nè quello dell'alto impero,
sono tornati in luce tanti avanzi insperati di tante epoche, che
permettono di averne per certo un concetto più esatto e più
chiaro.
« È da considerare, dice l'Hùlsen, speciale fortuna, che
l'architetto Giacomo Boni, chiamato a dirigere i lavori, porti
nell'eseguire il suo compito piena intelligenza, energia insolita
e instancabile attività ».
« Il Boni — scrivevo nel Fanfulla della Domenica, del
13 maggio 1900 — ha applicato in questo scavo su vasta scala
il metodo che altrove ha dato sempre grandi risultati, di non
accontentarsi cioè di sterrare; ma di esplorare, di esplorare con
attenzione i diversi strati archeologici È l'applicazione del
metodo storico allo scavo, quel metodo che fa studiare la storia
nella evoluzione, che di ciascun'epoca e di ciascun fatto ricerca
la genesi, lo svolgimento, la fine.
« Che il Boni fosse l'uomo adatto a ciò, doveva a priori
essere cosa certa per chiunque conoscesse non solo la sua dot-
trina, ma anche i suoi lavori precedenti. Ho sott' occhio un suo
rapporto sui fondamenti del campanile di Venezia, pubblicato nel
Filotecnico nel 1887; si riferisce ad uno scavo fatto da lui nel
(') Vedi l'articolo del Boni stesso : Il metodo negli scavi archeologici
(Nuova Antologia, 16 luglio 1901). — La scelta del Boni sarà sempre
titolo di onore per l'on. ministro Baccelli, che ha avuto fiducia in lui,
apprezzato più che altro dagli amici, ignoto ai più. Seriamente anche dopo
le sue prime pubblicazioni si potè invitarlo a « citare i nomi di coloro che
lo hanno più efficacemente potuto aiutare nell'esame e nello studio delle
cose che escono dalla sua competenza! » Eppure se v'ha uomo, che fa
proprio da sè, è appunto il Boni, cui deve spettare così la completa re-
sponsabilità dei lavori, come il merito di avere degnamente corrisposto alla
fiducia accordatagli.