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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 31.1903

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: Il nuovo ordinamento del Museo nel palazzo dei Conservatori
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https://doi.org/10.11588/diglit.14877#0321
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IL NUOVO ORDINAMENTO DEL MUSEO
NEL PALAZZO DEI CONSERVATORI

(Tav. V-VIII).

L'ordinamento nel palazzo de' Conservatori degli oggetti
d'arte antica e dei cimelii scoperti dal Comune di Roma dal
settanta in poi, non è potuto riuscire perfetto, in conseguenza
della rinuncia fatta dall'Amministrazione Comunale di costruire
nuove sale specialmente adattate alla distribuzione e alla esi-
bizione delle varie serie, secondo i criterii scientifici.

Ad eccezione dell' apertura di alcune porte e finestre, nulla
è stato rinnovato nella parte del palazzo destinata ad accogliere
le opere di scultura: nè si è ancora potuto ottenere che alcuni"
degli ambienti, p. e. le tre camere dei Fasti moderni, fossero rese
libere, e capaci di contenere i nuovi oggetti di scavo, senza offen-
dere l'occhio e confondere lo spirito del visitatore con anacro-
nismi e mescolanze poco gradevoli.

Il partito vagheggiato per il nuovo ordinamento era il
seguente.

Raccogliere nel palazzo dei Conservatori, ampliato con nuove
sale illuminate dall'alto, tutto il materiale archeologico
scoperto dal Comune negli ultimi trentadue anni (1870-1892) e
ora disperso in varii luoghi (palazzo del museo, palazzo dei Con-
servatori, Tabulano, Orto Botanico, Sala Mecenaziana, Campo
Yerano ecc.).

Si sarebbero avuti in questo modo, uno di fronte all' altro,
due musei, 1' antico Capitolino restituito alla condizione in cui

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