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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 47.1919

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Loevinson, Hermann: Il cimitero degli antichi ebrei sulla via Portuense
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https://doi.org/10.11588/diglit.14889#0214
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Il cimitero degli antichi ebrei sulla via Portuense

cui appartengono, si può stabilire, molto approssimativamente, fra
il 1° e il 4°, e tutt'al più 5° secolo : ma la grande maggioranza è sicu-
ramente del 2° e 3° dell'era volgare.

Di emblemi, oltre i soliti delle catacombe ebraiche, come le co-
lombe, le lampadine ad olio e i vasetti per questo, il ramo di palmi-
zie», le tavole della legge, trovami di speciali nella nostra la vanga
(p. 110), il canestro ripieno di granelli (p. 120), la paletta da stop-
pino, e lo smoccolatoio (p. 146). Quanto al candelabro, esso general-
mente è a 7 braccia. Tuttavia se ne trovano eccezionalmente a 3,
-à 5, a 9, e perfino a 14 braccia, e su una e la stessa lastra 2 candelabri,
ciascuno dei quali a 7.

Anche sulla costituzione e organizzazione delle comunità israeli-
tiche di Roma cade qualche sprazzo di luce da queste iscrizioni.
Vi erano archonti di 2 specie, ed esarchonti, sulle cui attribuzioni
però, allo stato attuale delle indagini, non si può che congetturare
(pp. 3-4, 20-23). È messo invece quasi fuori di dubbio che la sinagoga
de°'li augustei si trovasse in Trastevere (p. 34).

Prima di consedarci da questa opera monumentale che, spe-
riamo, appunto perchè condotta a termine mercè la generosità della
Società per la promozione della scienza dell'ebraismo, in tempi dif-
ficilissimi per imprese di tal genere, serva di modello e di sprone a
. Itre simili, ci sia permessa una osservazione. Trattandosi di una edi-
zione di lusso, destinata non solamente agli studiosi, ma pure agli
amatori di archeologia, e agli israeliti colti d'Italia, sarebbe stato
forse opportuno di offrire loro le trascrizioni proposte non solo
tradotte in tedesco, come fu fatto, ma pure in italiano. Ciò, senza
dubbio, avrebbe servito alla maggiore diffusione tanto desiderabile
dell'opera.

Ermanno Loevtnson.
 
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