UN ROMANTICO DEL CINQUECENTO
fisica dei soggetti, i quali sono per tal modo portati a vivere in un'atmosfera ideale,
magica, sognante, dove il fiato dell'animaloro si confonde con quello dell'anima dell'artista,
protese entrambe a cercare lo spirito nostro. Questa virtü del Pontormo ritrattista, ehe ha
il potere di agire sulla nostra immaginazione e di evocarvi il fantasma di una vita extra-
fisica, e virtü tutta moderna, e romantica per eccellenza. Credo di non esagerare dicendo
ehe in aleuni ritratti del Pontormo vi e giä qualcosa di quel sottile potere suggestivo
ehe emana da aleuni »ritratti« di Edgar A. Poe.
Tale e il nucleo, saturo di energie spirituali, dell ' arte del Pontormo, ehe venendo, piü tardi,
in contatto con la fiamma
michelangiolesca, esplo-
derä in nuove forme stra-
volte e tormentose.
Il forte ascendente del-
l'arte di Michelangelo sul
nostro pittore si mani-
festö in due riprese, l'una
all'inizio della sua car-
riera avendo egli veduto
il cartone della »Battaglia
d'Anghiari«; l'altra nella
pienezza della sua arte,
allorche, nel 1539, egli
fece un breve soggiorno
a Roma e fu fortemente
La voce possente e ter-
ribile echeggiante nella
valle di Giosafatte, alla
Sistina, risveglierä l'estro
drammatico ehe viveva
latente e urgevole nel-
l'anima del Pontormo.
Quello di Michelangelo
e dramma di eroi assistiti
dai »pensieri alti e di-
vini«. Quello del Pon-
tormo sarä dramma di
uomini ehe alla divinitä
guardano sbigottiti, tor-
mentati nella carne e
nell'anima.
colpito dal »Giudizio , D ~ i Un'altra circostanza do-
1 7. Pontormo: Disegno1. rirenze,
Universale« ehe Miehe- Gabinetto dei Disegni e Stampe, veva spingere maggior-
langelo andava allora No. 6p46 mente il Pontormo verso
dipingendo. un'espressione roman-
tica. Intorno al 1 521 capitarono in Firenze, da Venezia, dove le avevano portate aleuni
fiamminghi, buon numero di stampe del Durero. Pare ehe esse fossero vedute in diverse
»botteghe« di pittori fiorentini, suscitando in essi una grande ammirazione.
Per cotesto tramite farte del Durero ebbe una qualche influenza su piü d'uno di quelli
artisti, ehe ne ricevettero impulsi e suggerimenti. Pontormo ne rimase talmente ammirato
da essere indotto a cambiar maniera e, per un certo periodo di tempo, a farsi imitatore
del Durero«. .. con ferma convinzione — osserva il Vasari — d'avere non solo a soddis-
fare sestesso, ma alla maggior parte degli artefici di Firenze, i quali a una voce, di
1 Disegno per 1' affresco del Giudizio Universale giä esistente in S. Lorenzo.
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fisica dei soggetti, i quali sono per tal modo portati a vivere in un'atmosfera ideale,
magica, sognante, dove il fiato dell'animaloro si confonde con quello dell'anima dell'artista,
protese entrambe a cercare lo spirito nostro. Questa virtü del Pontormo ritrattista, ehe ha
il potere di agire sulla nostra immaginazione e di evocarvi il fantasma di una vita extra-
fisica, e virtü tutta moderna, e romantica per eccellenza. Credo di non esagerare dicendo
ehe in aleuni ritratti del Pontormo vi e giä qualcosa di quel sottile potere suggestivo
ehe emana da aleuni »ritratti« di Edgar A. Poe.
Tale e il nucleo, saturo di energie spirituali, dell ' arte del Pontormo, ehe venendo, piü tardi,
in contatto con la fiamma
michelangiolesca, esplo-
derä in nuove forme stra-
volte e tormentose.
Il forte ascendente del-
l'arte di Michelangelo sul
nostro pittore si mani-
festö in due riprese, l'una
all'inizio della sua car-
riera avendo egli veduto
il cartone della »Battaglia
d'Anghiari«; l'altra nella
pienezza della sua arte,
allorche, nel 1539, egli
fece un breve soggiorno
a Roma e fu fortemente
La voce possente e ter-
ribile echeggiante nella
valle di Giosafatte, alla
Sistina, risveglierä l'estro
drammatico ehe viveva
latente e urgevole nel-
l'anima del Pontormo.
Quello di Michelangelo
e dramma di eroi assistiti
dai »pensieri alti e di-
vini«. Quello del Pon-
tormo sarä dramma di
uomini ehe alla divinitä
guardano sbigottiti, tor-
mentati nella carne e
nell'anima.
colpito dal »Giudizio , D ~ i Un'altra circostanza do-
1 7. Pontormo: Disegno1. rirenze,
Universale« ehe Miehe- Gabinetto dei Disegni e Stampe, veva spingere maggior-
langelo andava allora No. 6p46 mente il Pontormo verso
dipingendo. un'espressione roman-
tica. Intorno al 1 521 capitarono in Firenze, da Venezia, dove le avevano portate aleuni
fiamminghi, buon numero di stampe del Durero. Pare ehe esse fossero vedute in diverse
»botteghe« di pittori fiorentini, suscitando in essi una grande ammirazione.
Per cotesto tramite farte del Durero ebbe una qualche influenza su piü d'uno di quelli
artisti, ehe ne ricevettero impulsi e suggerimenti. Pontormo ne rimase talmente ammirato
da essere indotto a cambiar maniera e, per un certo periodo di tempo, a farsi imitatore
del Durero«. .. con ferma convinzione — osserva il Vasari — d'avere non solo a soddis-
fare sestesso, ma alla maggior parte degli artefici di Firenze, i quali a una voce, di
1 Disegno per 1' affresco del Giudizio Universale giä esistente in S. Lorenzo.
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