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Belvedere: Monatsschrift für Sammler und Kunstfreunde — Band 7.1925

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Tinti, Mario: Un romantico del Cinquecento
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https://doi.org/10.11588/diglit.69286#0208

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UN ROMANTICO DEL CINQUECENTO
L'originalitä del Pontormo e, diciamo pure, la sua modernitä non consistono nel soggetto
delle sue pitture, ehe di rado si discostano dalla consueta iconografia religiosa e mito-
logica; e neppure son limitate agli atteggiamenti delle sue figure, come possedute da uno
spasimo o da un ansioso tormento, ne alla loro espressione psicologica - — in cui pure
prevalgono le passioni dolorose e inquiete — : il carattere piü spiccato e saliente dell'arte
Pontormesca e costituito prevalentemente dal suo disegno, dal suo stile; esso e aderen-
tissimo all'intuizione sensibile e imaginativa dell'artista. Percid, meglio ehe nei quadri,
negli affreschi, nelle opere definitive, insomma, dove il temperamento piü verace e spon-
taneo del Pontormo e imbrigliato e costretto dalla composizione decorativa — di cui
egli fu maestro — e dai preconcetti il che, volente o nolente egli subiva, cotesto
carattere ci e dato di meglio apprezzarlo nei numerosi disegni da lui lasciati. Essi registrano
con penetrante evidenza i suoicolloquipiüintimi, piü appassionati e commossi con la natura;
in essi l'impeto e il turbamento del suo animo, la vibralitä dei suoi nervi di »moderno«
si scaricano con rapiditä e immediatezza, scrivono la loro sigla inconfondibile, tramutandosi
nel!' intenso e inquieto accento del suo stile, alla stessa maniera che le onde telluriche, miste-
riosi fremiti del dramma cosmico,si traducono nelle linee rapide e spezzate del sismografo.
Pontormo, mentre fu fecondissimo disegnatore (e teoricamente sostenne essere il disegno
essenza e principio dell'arte),a manoamanoche la suapersonalitä estetica venivamaturandosi
e la sua originalitä si faceva piü esigente, pend sempre piü e frappose sempre maggior
e piü dubbiosi indugi nel portare a termine le sue opere complesse — quadri o affreschi.
L'opera d'arte nel senso di composizione decorativa e architettonica e superata in essi
da un altro fatto: l'espressione emotiva e sensibile, che nell'arte moderna — fino ai nostri
giorni in cui sembra riaffacciarsi il gusto delle armonie formali complesse e composite — avrä
una preponderanza sempre maggiore.
A proposito del Pontormo si puö dunque pronunciare con piena convinzione la parola
precursore. Precursore egli fu non solamente di taluni aspetti dramatici — i soli vitali e
significativi — dell'immediato Seicento, ma del naturalismo Ottocentesco e, infine, di
quel dinamismo, di quella emotivitä, di quella volontä acutissima e capacitä raffinate di
espressione che sono gli aspetti piü salienti caratteristici dell'arte del nervoso ed emotivo
XIX secolo e dell'arte romantica in ispecie.
Confrontate i disegni del Pontormo con talune delle piü audaci e spirituali forme (e parti-
colarmente nei disegni) del Rembrandt, del Magnasco, del Bazzani, eppoi del Goya, del
Delacroix e vedrete che, nonostante le grandi differenze proprie a ciascuna di coteste
personalitä, essi sono animati da un medesimo spirito. Questo spirito estroso e melanconico,
che non e soltanto dolore, ma il compiacimento estetico del dolore, la sua lirica esaltazione,
ha nome Turbamento. Da esso ha origine quell'elemento di vita interiore che e uno de'
tratti inconfondibili dell'arte moderna.

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