R lis*
li PARTE QUINTA:
onda
A Meccanica è Arte, per la quale si cerca
di superare le cose maggiori , con le mi-
nori , e col mezzo di poca forza movere
cose di molto pésoj Arte mediante la qua-
le si sono iiluiirati infinità d‘ Uomini, tan-
to armeni, come moderni, tra quali Vitruvio Capitari
Generale deile Macchine militari d’Ottaviano Jeiare,
^ c fra più mo lenii gli altri, che sono n tati negli Au*
p a tori, da’ quali ne ho ricavata qiresio ano Trattato *
in fa On è altro la Meccanica, che un saper maneggia*
) 0 LN re, ed intendere bene gli effetti delia bilancia,
rassi kva > 0 st^tera , ed adattare o con ieve , taglie, ar-
:nm. §ani ' Vlt* » ec* a^tro ie suddette leve a ricavarne, che
pian, con poca forza si alzi , trasporti, conducili impeto da
co|arj un luogo all’altro, ma senza sparagane di tempo , es-
j jj. fendochè non si può ammettere la poca s >rza, e il po-
! nej co tempo , ma bensì poca forza , e molto tempo, come
lllvj. si procurerà di moftrare colla maggior brevità possibi-
a|tr j le, reft ri agendomi sedamente a porre il accettano , t
dett0 non altro,
esfe-
,nnn Delie tre specie dì Macchine descrìtte dii Vìtruvto *
SEcondo Vitruvio , le Macchine, delle quali interi*
diamo trattare , sono di tre sorti.
La prima per aseendere , da Greci chiamata Acro-
maticon . La seconda, Pneumatico», che, mediante le
acque, dà moto, e spirito a macchine , quali mara-
vigiiose La terza detta Vanavasonida, tirare ne'pia*
ni orizzontali •
La prima per aseendere era formata di sicaie, di le*
grumi, feramenti, corde, girelle per salire ia Alto t
Dell* Meccanica, o Arte Ai movere
e trajportar
Che cosa sin In Meccanica
dilla prima detta Ascomnticon •
li PARTE QUINTA:
onda
A Meccanica è Arte, per la quale si cerca
di superare le cose maggiori , con le mi-
nori , e col mezzo di poca forza movere
cose di molto pésoj Arte mediante la qua-
le si sono iiluiirati infinità d‘ Uomini, tan-
to armeni, come moderni, tra quali Vitruvio Capitari
Generale deile Macchine militari d’Ottaviano Jeiare,
^ c fra più mo lenii gli altri, che sono n tati negli Au*
p a tori, da’ quali ne ho ricavata qiresio ano Trattato *
in fa On è altro la Meccanica, che un saper maneggia*
) 0 LN re, ed intendere bene gli effetti delia bilancia,
rassi kva > 0 st^tera , ed adattare o con ieve , taglie, ar-
:nm. §ani ' Vlt* » ec* a^tro ie suddette leve a ricavarne, che
pian, con poca forza si alzi , trasporti, conducili impeto da
co|arj un luogo all’altro, ma senza sparagane di tempo , es-
j jj. fendochè non si può ammettere la poca s >rza, e il po-
! nej co tempo , ma bensì poca forza , e molto tempo, come
lllvj. si procurerà di moftrare colla maggior brevità possibi-
a|tr j le, reft ri agendomi sedamente a porre il accettano , t
dett0 non altro,
esfe-
,nnn Delie tre specie dì Macchine descrìtte dii Vìtruvto *
SEcondo Vitruvio , le Macchine, delle quali interi*
diamo trattare , sono di tre sorti.
La prima per aseendere , da Greci chiamata Acro-
maticon . La seconda, Pneumatico», che, mediante le
acque, dà moto, e spirito a macchine , quali mara-
vigiiose La terza detta Vanavasonida, tirare ne'pia*
ni orizzontali •
La prima per aseendere era formata di sicaie, di le*
grumi, feramenti, corde, girelle per salire ia Alto t
Dell* Meccanica, o Arte Ai movere
e trajportar
Che cosa sin In Meccanica
dilla prima detta Ascomnticon •