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Bulletin du Musée National de Varsovie — 41.2000

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Manikowska, Ewa: Christo tra i Dottori di Cima da Conegliano come invenzione rinascimentale
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https://doi.org/10.11588/diglit.18949#0077
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Uepisodio di Gesu nel Tempio tra i Dottori e descritto nel Vangelo di
S. Luca (2, 41-52). Negli anni a cavallo tra XV e XVI secolo esso aveva
unhconografia prestabilita; era diffuso soprattutto nelParte tardogotica
tedesca, dove costituiva una parte dei grandi cieli degli altari, o dei cieli
xilografici dedicati alla vita di Maria e di Cristo. Dalia descrizione di S. Luca
gli artisti sceglievano un frammento in cui Maria e Giuseppe ritrovano Gesu
nel Tempio tra i sapienti. La scena secondo la tradizione ha luogo alPinterno
del Tempio, dove al centro, sul podio, e seduto Cristo fanciullo, che insegna
elencando gli argomenti e fa il gęsto di benedire, o indicare il codice aperto.
Attorno a lui i sapienti assorti nelPascolto fanno gesti di stupore, spesso
controllano la concordanza delle parole di Gesu eon il testo della Tora. Gesu
non ascolta la disputa, come e descritto nel Vangelo di San Luca. Al contrario,
e lui che insegna, e i sapienti commentano le Sue parole ad alta voce
e nervosamente fanno domande. Linsegnamento di Gesu si svolge ex cathedra,
secondo il metodo scolastico della lezione, eon tutto il repertorio di gesti
e atteggiamenti caratteristici: eleneazione degli argomenti, interruzione
delPenumerazione, ricerca di controargomenti nei libri, ecc. Come se fosse
Pillustrazione di una disputa de ąuodlibet sul rapporto tra il Vecchio e Nuovo
Ordine. NelParte tardomedioevale e del primo rinascimento proprio ąuesta
scena illustra il metodo scolastico delPinsegnamento.

Cima riprende un tema rappresentato molto raramente nelParte veneziana
di quel tempo: tolto dal contesto narrativo del ciclo, esso rimane limitato al
motivo della disputa teologica, eon i personaggi a mezzobusto, rappresentati
frontalmente come mai in precedenza. Questa immagine concorda eon
Pinterpretazione del frammento del Vangelo di San Luca nelle biografie
apocrife di Cristo e Maria, popolari allora anche a Venezia, per esempio la
Vita de la preciosa Vergine Maria e del suo unico figliuolo Iesu Cristo benedecto:
“Recita Sancto Luca Evangelista che essendo Iesus de dodici aniello ando in
Ierusalem eon i suoi parenti a tempio. Et compiuta la festa ciascaduno si torno
a casa. Lo buono Iesus remase a lo tempio parte de li suoi parenti credea che
fosse eon la parte de li altri, e cosi essendo giunti a casa fu adomandato di Iesu
non se trovava. De presente Ioseph eon Maria alcuni soi parenti si tornano in
Ierusalem adomandandolo e intrano in lo tempio elli lo vedendo in mezo de
li pontifici e de li doctori sedere e eon loro disputare eon grandę ąuestione
e respondere e adimandare in tanto come smisuratamente e oltramodo si
maravigliavano li pontifici e de li docti di tanta sapientia e scientia divina
e naturale ąuanta mostrava havere Iesus in respondere a adomandare e esponere
e in alegare ąuestione e auctoritate de li propheti e de li sancti padri e pareva
che li confundesse tutti li altri niuno poteva contrastare ni dubitare tanto era
compito e perfecto lo suo sentimento e lo suo sapere”h

Cima (S.Ch. Martin e E. Manikowska), cat. n. 53 - Diirer (I. Liibecke). Ivi la bibliografia
riguardante entrambi i ąuadri.

5 Vita de la preciosa Vergine Maria e del suo unico figliuolo Iesu Christo benedecto, Venezia
1492, canto XXXIV.

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