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(p. 129, n. 532); di S. Lucia (p. 92, n. 390); di S. Caterina (p. 36,
n. 166); di S. Paolo e contiguo Ospedale (p. 137, n. 567); di S. Bar-
naba (p. 17, n. 79); di S. Domenico ossia S. Domenico al Maglio 0
di Cafaggio nella moderna via Venezia (p. 50, n. 228); di S. Loi
ossia dello spedale di S. Lo (0 Eligio) edificato nel 1435 in via
S. Gallo vicino a via delle Ruote, (p. 88, n. 387) e inoltre: la Scala
ossia S. Martino della Scala, ospedale con chiesa e poi convento
in via della Scala (p. 108, n. 447); Ripoli ossia S. Iacopo di Ri-
poli, chiesa e monastero delle Domenicane in via della Scala
(p. 83 n. 361), celebre nei fasti della tipografia.
Entrambi i codici Vaticani che contengono le sovradette piante,
cioè il cod. Vat. lat. 5699 e il Vat.-urb. 277, sono stati descritti
minutamente dal regnante Pontefice Pio XI, quando ancora era Dot-
tore della Biblioteca Ambrosiana: Due piante iconografiche di Mi-
lano da codici manoscritti vaticani del secolo XV, relazione del sacer-
dote Achille Ratti, dottore della Biblioteca Ambrosiana (Milano,
prem. Stabil. tip. P. B. Bellini, 1902, in-8, fig. p. 25 — estr. dagli
Atti del IV Congresso Geografico Italiano) « I due codici contengono
la Cosmografia di Cl. Tolomeo nella nota interpretazione latina di
Jacopo d'Angelo di Scarperia e sono due splendori sia per il for-
mato (Vat. mm. 599 X 444, Urb. 610 X 435) come per l'esecuzione
vuoi del testo vuoi delle carte di paesi e città che lo accompagnano,
e 1' Urbinate è anche più splendido del Vaticano, coi corsi d'acqua
in azzurro e non senza tocchi d'oro ». A circa metà dell'uno e del-
l'altro volume il copista ha aggiunto la sua sottoscrizione e così
sappiamo che fu Ugo Cominelli di Mézières, figlio di Nicolao, franco,
uno scrivano specialista in fatto di codici tolemaici; e che il co-
dice vaticano fu dipinto da Pietro del Massaio fiorentino: e numero
scriptorum minimus Hugo Nicolai de Comminellis natione Francus me
una cum Tabulis sequentibus ad instantiam Petri del massaio Fioren-
tini qui me picturis decoravit. Anno domini millesimo quadrigentesimo
sexagesimo nono Florentie. Florentie scripsit Jiniuitque die vigesima
ostava mensis novembris. Seguono le carte geografiche : del mondo,
dell' Inghilterra, della Spagna, della Gallia, della Germania setten-
trionale, della Germania meridionale e Pannonia, dell' Italia, della
Sardegna e Sicilia, della Sarmazia europea ed asiatica (Polonia,
Stati transdanubiani, Russia meridionale) della regione dai monti
Carpazii alla Macedonia e Propontide, della Grecia e Macedonia;
indi le carte dell'Africa e dell'Asia secondo l'ordine di Tolomeo.
Finito il libro VIII dopo alcuni fogli bianchi vengono le carte
della Spagna moderna, della Gallia, dell' Italia, dell' Etruria, del
(p. 129, n. 532); di S. Lucia (p. 92, n. 390); di S. Caterina (p. 36,
n. 166); di S. Paolo e contiguo Ospedale (p. 137, n. 567); di S. Bar-
naba (p. 17, n. 79); di S. Domenico ossia S. Domenico al Maglio 0
di Cafaggio nella moderna via Venezia (p. 50, n. 228); di S. Loi
ossia dello spedale di S. Lo (0 Eligio) edificato nel 1435 in via
S. Gallo vicino a via delle Ruote, (p. 88, n. 387) e inoltre: la Scala
ossia S. Martino della Scala, ospedale con chiesa e poi convento
in via della Scala (p. 108, n. 447); Ripoli ossia S. Iacopo di Ri-
poli, chiesa e monastero delle Domenicane in via della Scala
(p. 83 n. 361), celebre nei fasti della tipografia.
Entrambi i codici Vaticani che contengono le sovradette piante,
cioè il cod. Vat. lat. 5699 e il Vat.-urb. 277, sono stati descritti
minutamente dal regnante Pontefice Pio XI, quando ancora era Dot-
tore della Biblioteca Ambrosiana: Due piante iconografiche di Mi-
lano da codici manoscritti vaticani del secolo XV, relazione del sacer-
dote Achille Ratti, dottore della Biblioteca Ambrosiana (Milano,
prem. Stabil. tip. P. B. Bellini, 1902, in-8, fig. p. 25 — estr. dagli
Atti del IV Congresso Geografico Italiano) « I due codici contengono
la Cosmografia di Cl. Tolomeo nella nota interpretazione latina di
Jacopo d'Angelo di Scarperia e sono due splendori sia per il for-
mato (Vat. mm. 599 X 444, Urb. 610 X 435) come per l'esecuzione
vuoi del testo vuoi delle carte di paesi e città che lo accompagnano,
e 1' Urbinate è anche più splendido del Vaticano, coi corsi d'acqua
in azzurro e non senza tocchi d'oro ». A circa metà dell'uno e del-
l'altro volume il copista ha aggiunto la sua sottoscrizione e così
sappiamo che fu Ugo Cominelli di Mézières, figlio di Nicolao, franco,
uno scrivano specialista in fatto di codici tolemaici; e che il co-
dice vaticano fu dipinto da Pietro del Massaio fiorentino: e numero
scriptorum minimus Hugo Nicolai de Comminellis natione Francus me
una cum Tabulis sequentibus ad instantiam Petri del massaio Fioren-
tini qui me picturis decoravit. Anno domini millesimo quadrigentesimo
sexagesimo nono Florentie. Florentie scripsit Jiniuitque die vigesima
ostava mensis novembris. Seguono le carte geografiche : del mondo,
dell' Inghilterra, della Spagna, della Gallia, della Germania setten-
trionale, della Germania meridionale e Pannonia, dell' Italia, della
Sardegna e Sicilia, della Sarmazia europea ed asiatica (Polonia,
Stati transdanubiani, Russia meridionale) della regione dai monti
Carpazii alla Macedonia e Propontide, della Grecia e Macedonia;
indi le carte dell'Africa e dell'Asia secondo l'ordine di Tolomeo.
Finito il libro VIII dopo alcuni fogli bianchi vengono le carte
della Spagna moderna, della Gallia, dell' Italia, dell' Etruria, del