Borboni, Giovanni Andrea: Delle statue (1661)

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CAPITOLO SECONDO v
Come hauesfe origine I Idolatria
dalle Statue.
V E I Secoli d'Oro cotanto giornal-
mente decantati, che furono Tempre
l'vnico oggetto delle piuingegnose
fìrenesie delli Habitatori diPindo,
mai destano nelli Animi nostri ,dc-
siderij più vìui dilor medesimi *,che
quando ci riconosciamo priui de*
loro fèlicissimi rauuolgimenti. E' cosà connaturale, di-
ce Girolamo, che le ombre delle Tenebre facciano via
più spiccare i chiari della luce ;
Clariussit lumen comparatone tenebrarum.
Verg.Egloc. Quel
4* Surget gens aurea mundo ,
Quel
magnos metuent armenta Leones,
Occtdet , ferpens , (jfr sallax berla Vtneni,
E chesoio. In vnaparola
\eieunt Saturnia regna,
O che bel sentire fece mai Tempre ! Auuenturosa Palesti-
na,Popoli familiari di Dio, ai quali toccò in sorte di elTe-
re nodriti apponto all' vsanza de' Secoli sospirati, con_,
tanta tenerezza , e delicatezza ; quanta ne fu loro prò-
messa da vn Faese, che non sapeua scaturire fonti che di
latte, e di miele. Mase vogliamo fauellare deiSecolidi
ferro *