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impenjìus pu
mììs{i),ik
morborum,
m cujus limi
mimis tetri
jka creduntur,
jUk-
IdefflEPto11''
jodaffirmaret,*'
n,ipfumta*«5
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MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI l85
XXXIV.
ESCULAPIO
0 P E R A D' A U L 0,
Incifa in Corniola.
NEL MUSEO STROZZI DI ROMA.
IN quella gemma è efpreffo Efculapio con carattere in vero venerabile per la fua lunga ed
arricciata barba; da una parte fi vede un barione, al quale è avvolto attorno un Serpente
confacrato a quello Nume. Ev contraitata dagli antichi autori l'origine di tutte le Deità,
e perciò non ci tratterremo in quelle dubbiezze, e proporremo nelle note il fentimento di
Diodoro Siculo (i) intorno ad Efculapio.
Siccome la falute, ed i piaceri appreflb i mortali fono due potentiffime Deità, perciò gli
uomini, come fopra dicevamo, grandemente venerarono fopra tutti gli altri Numi Venere ed
Efculapio: onde non recherà maraviglia, fé quello Dio cuflode dell'umana falute è celebrato
con tante lodi, e le ci rellano di lui tanti antichi monumenti (2). Quindi Pindaro (Pyth. od. 3.)
chiamò Efculapio Eroe che /caccia tutte le forti di malattìe.
La figura d'Efculapio è rapprefentata da Albrizio (3) con quelli attributi. La di lui
immagine era d'un uomo fedente con barba molto lunga (4) veftito con abito di Medico, nel di cui
feno teneva i vafi degli unguenti, & altri ìflrirnienti frettanti al Medico, colla deftra teneva la barba,
con la finiftra il baftone, al quale girava attorno il Serpente. Il più comune degli attributi di
Efculapio è il Serpente, del quale appreflo gli antichi fcrittori fono varie opinioni, fempre
però indicanti falute, come c'infegna Plinio (5) lib. 29. cap. 4. Sì credono ejfer nei Serpenti
molti rimedii, perciò fon dedicati ad Efculapio.
Tom. I. A a Si
(i) Dìodoro Siculo lib. 4. pag. 31J. dice. Favoleggiano n. 3. di Dionifio che comando che /offe tolta la barha iV oro
che Efculapio pi figlio d' Apollo , e di Coronide. Qucfìi effendo ali1 Efculapio d' Epìdauro, affermando non ejfer decente rimi-
per natura, e per ingegno eccellente s' applicò fuhito alla fetenza
medica, ritrovò molte cofe falutifere alla vita degli uomini,
e pervenne a tal gloria che avendo prodigiofamente fanati molti
ammalati, della di cui falute difperavafì, fu creduto che molti
ancora ne richiamale alla vita . Perciò vien detto nelle favole, che
per tal cagione Plutone accusò Efculapio a Giove, come quello
che gli diminuiva £ impero infernale : poiché col fuo medicare ogni
giorno andava feemando il numero aV morti . Giove adunque da
eia fdegnaio con un fulmine tolfe ad Efculapio la vita . Cornelio
Celfo nella prefazione pag. 1. dice. £v celebrato Efculapio
autore antichijfmo , il quale un poco più diligentemente coltivò
quefla feienza allora rozza , e volgare, e perciò fu collocato nel
numero degli Dei. Xenofonte nel lib. della caccia voi. 2. pag.
341. dice. Efculapio pervenne ad una fama affai maggiore,
perche rifufeitava i morti, e guariva gV infermi ; perlaqual-
cqfa egli ì Deificato, e farà appreffò gli uomini il nome fuo
eternamente gloriofo .
rare Apollo padre sbarbato , e il fgl'io Efculapio con lì barba.
Similmente Cicerone de Nat. Deor. lib. 3. cap. 34.
(3) Albrit. imag. Deor. pag. 174.
(4) Luf. in Priap. Carni. 36". Sempre ha Efculapio la barba.
Quantunque fia flato fcolpito alle volte fenza barba , come
fu la (tatua d'oro, e d' avorio d' Efculapio opera di Calamide-
preflo Pauf. lib. 2. cap. io. e fimilmente è rapprefentato
fenza barba nel lib. 2. cap. 13. e il fuddetto autore nel lib. 8.
cap. 28. fa menzione d' un Efculapio fenza barba opera di
Scopa . Nel Mufeo Fiorentino alla T. 1 ;. n. 3. voi. 2, pag. 4;.
fi vede una gemma Angolare d'Efculapio ( con lettere ^ESCV.)
giovine, e sbarbato, con capelli tofati, e col cappello in
tefta fimile a quello di Mercurio col folito baftone , e Ser-
pente nella deftra ; di fopra vi è aggiunta una ftelia fimbolo
del Sole, ed accanto un albero tronco fenza rami e foglie.
Di quefta gemma Gori ne dà una ingegnofa fpiegazione .
(s) Fefto pag. 78. dà la fpiegazione del baftone d'Efcu-
(2) Fra molti tempii mentovati da Paufania era celebre lapìo : Ha il baflone nodofo ( come s' oflerva quali in tutte
quello d'Epidauro , dove fi folennizzava lifua fella con gran le ftatue d'Efculapio) per lignificare la difficoltà dell'Arte
pompa , e magnificenza , la quale adottarono gli Ateniefi ,
e chiamaronla Epidauria . Vedi Paufania in molti luoghi,
e principalmente lib. 2. cap. 26. e feg. e Plinio lib. 4.
cap. ;. e Vaillant Numifmata Graeca pag. 331. dove Ci
offervano nelle Medaglie i combattimenti inftìtuiti in onor di
Efculapio. Tra le ftatue era celebre per la fua barba di 12. pie-
di , quella di Efculapio detto Arcagete, la qual cofa mi fa
ricordare di ciò die fcrive Valerio MalTìmo lib. 1. cap. 1.
Medica. Ev diverfa 1'oppinione d'Igino lib. 2. Aftr. circa
il baftone, ed il Serpente: vedi ancora Macrobio lib. 1.
fat. cap. 20. e Fornuto della Natura degli Dei cap. 33. ed
Eufebio ec. Buonarroti poi nei fuoi Medaglioni pag. 61.
dice . Altri però non curando tanti miflerìi lo credono per an
mero fegno, e ìftmmento della profefftone d' Efculapio in quei
tempi, e nel primo nafeimento deW arte per generare maravi-
glia nei popoli , e far fare concetto de'fuoi antidoti.
impenjìus pu
mììs{i),ik
morborum,
m cujus limi
mimis tetri
jka creduntur,
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XXXIV.
ESCULAPIO
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Incifa in Corniola.
NEL MUSEO STROZZI DI ROMA.
IN quella gemma è efpreffo Efculapio con carattere in vero venerabile per la fua lunga ed
arricciata barba; da una parte fi vede un barione, al quale è avvolto attorno un Serpente
confacrato a quello Nume. Ev contraitata dagli antichi autori l'origine di tutte le Deità,
e perciò non ci tratterremo in quelle dubbiezze, e proporremo nelle note il fentimento di
Diodoro Siculo (i) intorno ad Efculapio.
Siccome la falute, ed i piaceri appreflb i mortali fono due potentiffime Deità, perciò gli
uomini, come fopra dicevamo, grandemente venerarono fopra tutti gli altri Numi Venere ed
Efculapio: onde non recherà maraviglia, fé quello Dio cuflode dell'umana falute è celebrato
con tante lodi, e le ci rellano di lui tanti antichi monumenti (2). Quindi Pindaro (Pyth. od. 3.)
chiamò Efculapio Eroe che /caccia tutte le forti di malattìe.
La figura d'Efculapio è rapprefentata da Albrizio (3) con quelli attributi. La di lui
immagine era d'un uomo fedente con barba molto lunga (4) veftito con abito di Medico, nel di cui
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con la finiftra il baftone, al quale girava attorno il Serpente. Il più comune degli attributi di
Efculapio è il Serpente, del quale appreflo gli antichi fcrittori fono varie opinioni, fempre
però indicanti falute, come c'infegna Plinio (5) lib. 29. cap. 4. Sì credono ejfer nei Serpenti
molti rimedii, perciò fon dedicati ad Efculapio.
Tom. I. A a Si
(i) Dìodoro Siculo lib. 4. pag. 31J. dice. Favoleggiano n. 3. di Dionifio che comando che /offe tolta la barha iV oro
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per natura, e per ingegno eccellente s' applicò fuhito alla fetenza
medica, ritrovò molte cofe falutifere alla vita degli uomini,
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ancora ne richiamale alla vita . Perciò vien detto nelle favole, che
per tal cagione Plutone accusò Efculapio a Giove, come quello
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giorno andava feemando il numero aV morti . Giove adunque da
eia fdegnaio con un fulmine tolfe ad Efculapio la vita . Cornelio
Celfo nella prefazione pag. 1. dice. £v celebrato Efculapio
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quefla feienza allora rozza , e volgare, e perciò fu collocato nel
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341. dice. Efculapio pervenne ad una fama affai maggiore,
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cqfa egli ì Deificato, e farà appreffò gli uomini il nome fuo
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rare Apollo padre sbarbato , e il fgl'io Efculapio con lì barba.
Similmente Cicerone de Nat. Deor. lib. 3. cap. 34.
(3) Albrit. imag. Deor. pag. 174.
(4) Luf. in Priap. Carni. 36". Sempre ha Efculapio la barba.
Quantunque fia flato fcolpito alle volte fenza barba , come
fu la (tatua d'oro, e d' avorio d' Efculapio opera di Calamide-
preflo Pauf. lib. 2. cap. io. e fimilmente è rapprefentato
fenza barba nel lib. 2. cap. 13. e il fuddetto autore nel lib. 8.
cap. 28. fa menzione d' un Efculapio fenza barba opera di
Scopa . Nel Mufeo Fiorentino alla T. 1 ;. n. 3. voi. 2, pag. 4;.
fi vede una gemma Angolare d'Efculapio ( con lettere ^ESCV.)
giovine, e sbarbato, con capelli tofati, e col cappello in
tefta fimile a quello di Mercurio col folito baftone , e Ser-
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(s) Fefto pag. 78. dà la fpiegazione del baftone d'Efcu-
(2) Fra molti tempii mentovati da Paufania era celebre lapìo : Ha il baflone nodofo ( come s' oflerva quali in tutte
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e chiamaronla Epidauria . Vedi Paufania in molti luoghi,
e principalmente lib. 2. cap. 26. e feg. e Plinio lib. 4.
cap. ;. e Vaillant Numifmata Graeca pag. 331. dove Ci
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Efculapio. Tra le ftatue era celebre per la fua barba di 12. pie-
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fat. cap. 20. e Fornuto della Natura degli Dei cap. 33. ed
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