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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 4.1858

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Spano, Giovanni: Sardegna sacra, e le antiche diocesi, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0015
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oggi sorge il villaggio di Trattalias coli1 antica Cattedrale ,
dedicata a Santa Maria, per fuggire le incursioni dei bar-
bareschi che molto infestavano quelle spaggie ; lo che
avenne verso il fine del Sec. XII. In appresso la sede
venne trasferita ad Iglesias, Citta fabbricata daJ Pisani che
nel 1322 la cinsero di muraglie. Ma poi nel 1513 cessò
di avere il proprio Vescovo, perchè Leone X la dava a
titolo d' ineommenda all' arcivescovo di Cagliari Giovanni
Pilares. Non risorse fino al 1763, con bolla del 18 marzo
di Clemente XIII, dietro le dimande del Re Carlo Ema-
nuele HI. Confinava colla diocesi di Cagliari , ed abbrac-
ciava tutta la regione Sulcitana verso la marina, e la
regione di Sìgerri sino alla montagna di Guspini.

D 9 L I A

La diocesi Doliense , comunemente chiamata di Bona-
voglia , avea per Sede principale del Vescovo la villa di
S. Pantaleo , ove esiste tuttora la chiesa cattedrale dedi-
cata a S. Pantaleo. La memoria del suo Vescovo più an-
tico risale al Sec. XI, principiandone la serie un tal
Vigilio nel 1089. Era suffraganeo dell'Arcivescovo di Ca-
gliari al quale se ne fece unione con bolla di Giulio II.
degli 8 dicembre 1503. Questa diocesi abbracciava tutta
la Trexenta fino alla regione di Seurgus , e si estendeva
verso la curatoria di Gergei. Confinava con quella di Ca-
gliari, di Usellus e di Suellis.

SUELLIS

Se si riguarda le superficie che occupava questa diocesi
si può dire la più vasta , perchè abbracciava la parte più
montuosa della Sardegna, e perciò la meno popolata. Com-
prendeva essa tutto il dipartimento dell'Ogliastra, e gran
 
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