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Spano, Giovanni: Sardegna sacra e le antiche diocesi, [2]
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Baronia di Posada per tutto il littorale sino ai confini di
Civita e Castra.
CASTRA
La piccola diocesi di Castra, o Castro, aveva la sede
nell' antica Luquido, al tempo de'Romani detta Castra,
dove oggi esiste la Chiesa cattedrale dedicata alla Gran
Madre di Dio, in vicinanza ad Oscheri (i). Abbracciava
la regione di monte Acuto superiore, Pattada, Bantine ,
ecc. e la Curatoria di Anela, Bono, ecc. (2), estendendosi
poi verso tramontana sino a Parte Ogiano ed a Birchidda.
Le sue certe memorie principiano dal Vescovo Attorie nel
1164- Si estinse colla Bolla di Giulio II degl' 8 dicembre
i5o3 ove fu decretata l'unione al vescovado di Oltana che
si unì, come quella di Bisarcio, alla città di Alghero. Con-
finava colla diocesi di Civita e di Ampurias.
AMPURIAS
Anche questa diocesi di Ampurias poteva dirsi piccola
in paragone delle altre di Torres e di Civita colle quali
confinava. La città da cui prese il nome sorgeva in vici-
nanza al mare e presso il fiume Thermus ( Coghinas ), e
perciò chiamata anche col nome di Flumen, dove esiste
la piccola sua antica cattedrale dedicata a S. Pietro, detta
volgarmente S. Pietro di Mare. Probabilmente era F antica
(ì) Vi esistono ancora i ruderi dell'antica Canonica a man sinistra , special-
mente la porzione che oggi chiamano Sa presone L' ubicazione però dell'
antica Castra è precisamante dove in vicinanza spunta la collina di S. Simeone
( Bull. an. II p. Ai).
(2) Nella villa di Bono il "Vescovo aveva un palazzo detto Pìscobia , come
fino ad oggi si è conservato il nome in un sito vicino alla Parrochia del detto
villaggio. Anzi il Vescovo vi passava qualche mese dell'anno nella stale. ed
il Vescovo Leonardo vi tenne un Sinodo. V. Orlògr. Sarda P. II p, IDI.
Baronia di Posada per tutto il littorale sino ai confini di
Civita e Castra.
CASTRA
La piccola diocesi di Castra, o Castro, aveva la sede
nell' antica Luquido, al tempo de'Romani detta Castra,
dove oggi esiste la Chiesa cattedrale dedicata alla Gran
Madre di Dio, in vicinanza ad Oscheri (i). Abbracciava
la regione di monte Acuto superiore, Pattada, Bantine ,
ecc. e la Curatoria di Anela, Bono, ecc. (2), estendendosi
poi verso tramontana sino a Parte Ogiano ed a Birchidda.
Le sue certe memorie principiano dal Vescovo Attorie nel
1164- Si estinse colla Bolla di Giulio II degl' 8 dicembre
i5o3 ove fu decretata l'unione al vescovado di Oltana che
si unì, come quella di Bisarcio, alla città di Alghero. Con-
finava colla diocesi di Civita e di Ampurias.
AMPURIAS
Anche questa diocesi di Ampurias poteva dirsi piccola
in paragone delle altre di Torres e di Civita colle quali
confinava. La città da cui prese il nome sorgeva in vici-
nanza al mare e presso il fiume Thermus ( Coghinas ), e
perciò chiamata anche col nome di Flumen, dove esiste
la piccola sua antica cattedrale dedicata a S. Pietro, detta
volgarmente S. Pietro di Mare. Probabilmente era F antica
(ì) Vi esistono ancora i ruderi dell'antica Canonica a man sinistra , special-
mente la porzione che oggi chiamano Sa presone L' ubicazione però dell'
antica Castra è precisamante dove in vicinanza spunta la collina di S. Simeone
( Bull. an. II p. Ai).
(2) Nella villa di Bono il "Vescovo aveva un palazzo detto Pìscobia , come
fino ad oggi si è conservato il nome in un sito vicino alla Parrochia del detto
villaggio. Anzi il Vescovo vi passava qualche mese dell'anno nella stale. ed
il Vescovo Leonardo vi tenne un Sinodo. V. Orlògr. Sarda P. II p, IDI.